F1, Hamilton nella leggenda: è il più grande di sempre?
La contabilità delle vittorie oggi ci dice che Lewis Hamilton è il più grande pilota di tutti i tempi. Trionfando al Gp di Portimao in Portogallo il fuoriclasse inglese ha raggiunto quota 92 vittorie, superando Michael Schumacher (91), e ipotecando il 7° titolo mondiale. Nessuno nella storia della F1 ha mai vinto tanto, nessuno ha mai ribadito in maniera così netta il proprio dominio sul Circus. Hamilton è – semplicemente – leggenda.
Se è vero che ogni giudizio sul più grande di tutti i tempi – in qualsiasi disciplina – è la conseguenza di una valutazione soggettiva, non si può non dimenticare che – dopo il primo Mondiale con la McLaren nel 2008 – Hamilton alla guida della Mercedes – dal 2014 ad oggi, con la sola eccezione del 2016 – non ha avuto rivali, non ha fatto altro che vincere, come se questo fosse il suo unico destino.
I piloti di Formula 1 si giudicano anche in base al periodo storico che attraversano. Da Nuvolari a Fangio, da Stewart a Lauda, da Senna a Schumacher; ogni epoca ha avuto il suo re (e la sua macchina). Questo è il Tempo di Lewis Hamilton. Dopo 13 anni di attività brilla ancora nel panorama mondiale il suo immenso talento.
Il record di Schumacher solo qualche anno fa sembrava irraggiungibile, lontanissimo da tutto. Invece Hamilton l’ha puntato, braccato, infine superato e ora – con una Mercedes irraggiungibile per potenza tecnica – il traguardo delle 100 vittorie non sembra più una chimera, tutt’altro.
Forte di una vettura straordinaria e che al momento pare imbattibile, Hamilton è caduto una sola volta, nel 2016, quando il titolo mondiale andò a Nico Rosberg; ma proprio dopo quel passo falso ha saputo riprendersi lo scettro tornando subito ad altissimo livello. La verità è che – per ammantare di fiaba l’epopea di Hamilton – manca forse una sola cosa. Un rivale all’altezza. Un grande pilota che gareggi con lui. E’ come se nella narrazione della F1 ad Achille mancasse Ettore.
Un vantaggio – anche per il futuro – Hamilton ce l’ha: la sua è una storia ancora in divenire, a 35 anni ha davanti a sé ancora due-tre stagioni per confermare la sua distanza dal resto dei colleghi e per marcare la differenza con chi l’ha preceduto, consapevole che nell’immaginario collettivo resta certamente chi vince, ma soprattutto chi è capace di lasciare una traccia che ogni volta – nel ricordo – scuota i sentimenti. E’ questa la vera missione di Lewis Hamilton.