Sport, chi si ferma e chi no: dal calcio all’atletica, in palestra o al parco
«Disarmati e impotenti vi salutiamo con affetto e fiducia in tutti e nel nostro Paese». È il messaggio della Polisportiva Fratellanza Popolare Valle del Mugnone, in Toscana, che sospende tutte le attività sportive e motorie. Opposta la risposta al nuovo Dpcm di Area51 Fitness & Bodybuilding A. S. D. di Codigoro nel ferrarese. «La mia palestra rimarrà APERTA e lavoreremo come abbiamo fatto fino ad oggi nel rispetto delle regole con tutte le precauzioni del caso».
Sono due messaggi postati sui social dopo il decreto firmato domenica mattina dal premier Conte che chiude piscine, palestre e centri sportivi. Rassegnazione e rabbia nei gestori, ma anche bisogno di interpretare chiaramente la norma con le specifiche del dipartimento dello Sport.
COMPETIZIONI
Oltre alle chiusure indicate, questo dice il testo: «Sono sospesi gli eventi e le competizioni sportive, sia individuali sia di squadra, svolti in ogni luogo. Restano consentiti soltanto gli eventi e le competizioni sportive, riconosciuti di interesse nazionale, nei settori professionistici e dilettantistici». Sono salvi i campionati, per il calcio per esempio, fino alla Serie D, ma non per tutte le categorie inferiori.
CHIUSO
Sono chiuse palestre e piscine, tutti i centri sportivi (Virgin ha mandato un messaggio a tutti i suoi abbonati comunicando la chiusura). Niente sport di contatto (qui l’elenco completo delle attività) dal pugilato alle arti marziali, passando per tutti gli sport di squadra anche a livello dilettantistico. Sono ferme, per gli sport di contatto, anche le attività ludiche: non si può fare una partitella al campo. Sono chiusi anche i centri di danza, perché sono palestre o centri ricreativi.
INDIVIDUALI
Lo sport individuale si salva, la scherma se le società devono chiudere le palestre anche questi diventano a rischio perché non tutti hanno la possibilità di tenere aperto un impianto per una parte limitata degli utenti. Sono chiusi gli impianti sciistici, ma è lasciata alle regioni la libertà di gestione della riapertura in condizioni di sicurezza e distanziamento.
COSA POSSO FARE
«Le attività motorie e di sport di base possono essere svolte presso centri sportivi e circoli all’aperto, fermo restando il rispetto del distanziamento sociale e senza alcun assembramento. Sarà possibile solo svolgere allenamenti e attività sportiva di base a livello individuale. Gli allenamenti per sport di squadra, parimenti, potranno svolgersi in forma individuale, previo rispetto del distanziamento».
L’attività delle scuole calcio deve essere sospesa, fermo restando il distanziamento ed il divieto di assembramento, è possibile svolgere allenamenti a livello individuale in centri sportivi, circoli e altri luoghi all’aperto, a livello individuale.
Il tennis e padel, non rientrando nelle categorie degli sport di contatto, potranno continuare solo in centri e circoli sportivi all’aperto, previo rispetto dei protocolli di sicurezza. Alcune società hanno chiesto conferma perché le attività svolte nei palloni o in campi con coperture sono da equipararsi ad un locale al chiuso.