Tragedia di piazza San Carlo: Appendino condannata
Disastro, omicidio e lesioni colpose. I fatti di piazza San Carlo costano una condanna a un anno e sei mesi per la sindaca di Torino, Chiara Appendino. Il procuratore aggiunto, Vincenzo Pacileo aveva chiesto una condanna a un anno e 8 mesi.
La prima cittadina, la cui pena è stata sospesa, era finita a processo per i disordini del 3 giugno 2017 durante la finale di Champions League tra Juventus e Real Madrid.
Alcuni criminali tra i presenti in piazza, usando spray urticanti, furono scambiati per terroristi dalla folla.
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Torino, è morta Erika che era rimasta schiacciata dalla follaTra la gente si scatenò il panico. Una situazione fuori controllo che causò ferimento di oltre 1600 persone e il decesso di due donne, Erika Pioletti, deceduta in ospedale dopo una decina di giorni, e Marisa Amato, rimasta tetraplegica e deceduta nel 2019.
Nel processo, oltre a Appendino, hanno ricevuto la stessa condanna per le stesse accuse, il suo ex capo di gabinetto Paolo Giordana, l’allora questore Angelo Sanna, l’ex presidente di Turismo Torino (l’agenzia che prese in carico la creazione dell’evento) Maurizio Montagnese, ed Enrico Bertoletti, professionista che si occupò di parte della progettazione.
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Torino, la sorella del piccolo Kelvin: «Io e mio fratello eravamo sepolti vivi»Per l’accusa, la manifestazione fu organizzata male e troppo in fretta. Le difese hanno invece replicato che era impossibile prevedere ed evitare il panico collettivo.
Con un post su Facebook a caldo prima ancora di uscire dall’aula, la sindaca Appendino ha commentato la sentenza: «Il dolore per quanto accaduto quella notte è ancora vivo e lo porterò sempre con me.
Con la stessa sincerità vorrei aggiungere ancora una cosa: a questi sentimenti, oggi, si somma anche una sensazione di amarezza.
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Torino, gli ultrà in piazza e l'urlo che scatena il caosPerché se è vero che la carica istituzionale che ricopro comporta indubbiamente delle responsabilità, alle quali non ho alcuna intenzione di sottrarmi, è altrettanto vero che oggi devo rispondere, in quanto sindaca, di fatti scatenati da un gesto – folle – di una banda di rapinatori.
Proprio sul difficile ruolo dei sindaci, sui rischi e sulle responsabilità a cui sono esposti, forse andrebbe aperta una sana discussione».