Ritratto del principe Carlo, tra luci e ombre (dopo l’intervista bomba di Harry e Meghan)
L’immagine pubblica del principe Carlo d’Inghilterra, 72 anni, è sempre stata come una montagna russa. Il picco di impopolarità lo raggiunse dopo la famigerata intervista alla Bbc con cui Diana nel 1995 scioccò il mondo – e mise in grave imbarazzo la Corona – raccontando al mondo del loro matrimonio «un po’ troppo affollato» (causa Camilla Parker Bowles). Ventitrè anni dopo, nel maggio 2018, apparve invece come il «salvatore» di Meghan Markle: fu lui, al royal wedding con Harry, ad accompagnare all’altare la sposa che aveva rotto col padre Thomas. Un gesto che molti media, dal Time alla Bbc, definirono tra i più commoventi del matrimonio, facendo sì che Carlo, per una volta, fosse acclamato come il perfetto padre di famiglia. A meno di tre anni di distanza, l’immagine del cavaliere esemplare è crollata di nuovo. Nell’intervista bomba a Oprah Winfrey, Harry ha detto che suo padre (come d’altronde il resto della royal family) non gli ha offerto alcun aiuto quando la stampa britannica «perseguitava» sua moglie Meghan. Non solo: dopo la Megxit Carlo avrebbe smesso di rispondergli al telefono («meglio se mi scrivi»). Risultato: con lo speciale della Cbs, la popolarità di Carlo è scesa, secondo un sondaggio YouGov, dal 57 al 49 per cento.
Carlo – vuoi per il fattore puramente estetico, vuoi per il romanticismo praticamente pari a zero con cui ha condotto la relazione con Diana – non è mai stato associato alla figura del principe Azzurro. Poi la drammatica morte di lady D e il matrimonio con Camilla, la sua amante di sempre, lo hanno reso inviso a molti. Negli anni però – grazie alla sua convinta vocazione ambientalista – ha saputo conquistarsi un soprannome lusinghiero: The green prince, il Principe Verde. Accompagnato dal meno ambito titolo di «Principe dimenticato» che la stampa britannica gli ha affibbiato per via di un amaro record: a 72 anni, è l’erede al trono con l’attesa più lunga nella storia del regno Unito.
Mamma Elisabetta II, a 94 anni, non sembra affatto intenzionata a cedergli la corona. E questo, secondo diversi osservatori reali, è un bene. Per esempio Clive Irving ha detto di recente che Carlo è «assolutamente inadatto a diventare re»: «Si circonda di tirapiedi e non è affatto moderno». Dopo l’intervista shock dei Sussex, il primo a commentare dal vivo non è stato l’erede al trono, ma suo figlio William: «La royal family non è razzista», ha detto il principe durante un evento ufficiale. Carlo, scioccato dalle rivelazioni di Harry e Meghan, si è chiuso nel più profondo silenzio. Ma forse, in questi giorni bui per la Corona, il settantaduenne è meno passivo e apatico di quanto non possa sembrare. Secondo Page Six, dietro il conciliante comunicato ufficiale con cui la regina Elisabetta ha replicato ai Sussex dopo lo speciale della Cbs, ci sarebbe proprio il bistrattato primogenito. «È stato lui», ha rivelato un esperto reale, «a formulare la risposta della Corona a Harry e Meghan».
Carlo il traditore (di Diana), Carlo il romantico (con Camilla). Carlo padre gelido, Carlo che nella sua azienda agricola biologica Duchy Home Farm parla con le piante e con le galline. Carlo «inadatto a fare il re», Carlo che «prende in mano la situazione» nei momenti di crisi. Qual è il vero Carlo? Difficile dirlo. Il primogenito della regina è una figura controversa. Ma alla fine, anche tra i comuni mortali, quanti potrebbero giurare di non esserlo? Il principe ha luci e ombre. Come tutti noi.
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