Kate Middleton e William, che sono riusciti dove Carlo e Diana hanno fallito
Dieci anni fa, nel tardo pomeriggio, il principe William e la neo sposa Kate Middleton si allontanavano da Buckingham Palace, circondati da centinaia di fan e curiosi, a bordo di un’Aston Martin decappotabile. Salutavano e sorridevano. Sorrideva il principe, consapevole dell’onore (ed onere) di essere primogenito e con la speranza di mettere su (una bella) famiglia, e sorrideva Kate, bisnipote di minatori, diventata duchessa da poche ore.
All’arrivo a Clarence House, ex casa di William, i due – raccontano i ben informati – rifiutarono un bicchiere di champagne, preferendo una tazza di tè. Voglia di normalità e tranquillità, dopo un royal wedding da favola, tanto simile a quello che nel 1981 aveva visto andare all’altare Carlo e Diana Spencer. Ma dieci anni dopo i paragoni tra le due coppie, fortunatamente, finiscono qui.
Kate e Will sono riusciti dove Diana e Carlo non ce l’avevano fatta. Tre figli (ed eredi al trono), migliaia di eventi pubblici in coppia già alle spalle, sono senza dubbio le più importanti parti in gioco dopo il «ritiro» di Meghan e Harry. Sotto pressione, ancora di più dopo la morte del principe Filippo, sta a loro rafforzare il sostegno intorno alla monarchia britannica. E i Cambridge se la cavano bene. Sono un’ottima squadra, e questo è uno dei loro segreti: sanno esserci l’uno per l’altra.
Un altro dei loro segreti? Sono riusciti a trovare un buon equilibrio nella loro relazione, e questo ha gettato le basi per un matrimonio ben bilanciato. Se un tempo era lei il suo +1, o almeno così si pensava, ora si tratta alla pari. «Quando lui sta attraversando un momento difficile», ha rivelato una fonte al Telegraph, «è lei che lo aiuta a superarlo, e questo vale anche al contrario. Lui è lì per lei, e lei è lì per lui». Sono entrambi competitivi, soprattutto nello sport, ma anche in questo caso è un bene: un po’ di sana competizione non guasta.
E con i figli (George, Charlotte e Louis) si impegnano per essere intercambiabili. Sono determinati a fare in modo che ci sia sempre uno di loro a casa per rimboccare le coperte ai bambini. Kate, inoltre, si è ritagliata uno spazio come esperta dell’infanzia e porta avanti i suoi progetti. Oggi, secondo Katie Nicholl, è Kate il pilastro della coppia: «Tocca a lei ricoprire il ruolo di guida, quello che William ha ricoperto per lungo tempo». William, infatti, ha passato davvero un brutto periodo, a causa delle incomprensioni con il fratello Harry, oltre ad aver contratto il Covid la scorsa primavera. Anche durante i funerali del principe Filippo è apparso evidente a tutti come sia stata lei, Kate, a fare in modo che i due fratelli scambiassero qualche parola. Kate, sicura di sé e padrona della situazione, pronta a essere regina consorte.
Nei primi anni di matrimonio, invece, era tutt’altra storia. I Cambridge vivevano a Anglesey, dove William lavorava come pilota di ricerca e soccorso della RAF, e i sudditi li criticavano per essersi allontanati dai doveri reali a tempo pieno. Ma ogni cosa a suo tempo. Come il fidanzamento è durato 8 anni, allo stesso modo Kate e William si sono dati del tempo per prendere le misure della loro vita reale. Ha funzionato.
«Come in ogni matrimonio, ci sono stati alti e bassi, ma li hanno superati», continua Nicholl, «Il loro legame è basato sull’amicizia. Quel lungo corteggiamento li ha aiutati molto. William si è preso il suo tempo per sposare Kate perché voleva essere sicuro che sarebbe durata per sempre». I primi dieci anni, intanto, sono stati un successo.