Tre settimane al ritorno a scuola: i nodi ancora da sciogliere
Tre settimane all’inizio della scuola e nessuna, vera soluzione. Le lezioni in presenza, di cui pur è stato annunciato il ritorno, non poggiano ancora su basi solide, e tanti sono i nodi da sciogliere. Spazi extrascolastici, scaglioni, potenziamento del trasporto pubblico, controllo dei Green Pass e tamponi, impianto di aerazione. Gli elementi che avrebbero dovuto essere materia di discussione, i problemi che si sarebbe dovuto risolvere sono stati accantonati. Ma il tempo per mettere mano e sbrogliare la matassa è agli sgoccioli.
SPAZI EXTRASCOLASTICI
I fondi ad hoc con i quali si sarebbero dovuti reperire spazi extrascolastici, necessari per garantire il distanziamento fra gli alunni, non sono serviti a molto. Gli enti locali sembra non abbiano trovato alcuno spazio alternativo all’intero del quale fare lezione in presenza e, soprattutto nelle grandi città, solo le parrocchie hanno messo a disposizione degli istituti qualche locale aggiuntivo. Problematica, questa, che comporterà un aumento dei fattori di rischio se non risolta. Senza gli spazi aggiuntivi, ogni istituto sarà costretto a non rispettare appieno la regola del distanziamento, con un potenziale aumento del rischio contagio. Un rischio che potrebbe aumentare anche sul trasporto pubblico.
ORARI SCAGLIONATI
Nonostante una parte degli istituti abbia mantenuto gli scaglioni orari, così da avere una capienza ridotta dei propri locali, le modifiche delle flotte preposte al trasporto pubblico non basterebbero a garantire viaggi in sicurezza. Ci vorrebbero più mezzi e un orario intensificato per garantire il corretto spostamento di alunni e docenti, cui è stato imposto l’obbligo del Green Pass.
VACCINO, TAMPONE E CONTROLLI
Il personale degli istituti scolastici dovrà dimostrare di aver fatto il vaccino Covid-19 o di essere negativo al tampone, ma chi e come debba controllarne i documenti, ancora, non è stato chiarito.
AERAZIONE
Da capire, resta infine anche il tema aerazione. Se il Cts e il Piano Scuola varato dal Ministero dell’Istruzione parlano di finestre aperte, altri chiedono che nelle aule vengano installati sistemi meccanici.