Addio a Nino Castelnuovo, il celebre Renzo de «I Promessi Sposi»
Il grande pubblico lo ricorda soprattutto per aver prestavo il volto a Renzo Tramaglino nello sceneggiato dei Promessi Sposi realizzato per la Rai da Sandro Bolchi nel 1967 ma, a dire il vero, Nino Castelnuovo, che ci lascia oggi, 7 settembre, all’età di 84 anni dopo una lunga malattia, di ruoli e di esperienze ne ha fatte tante. Nato a Lecco nel 1936, Castelnuovo, allievo della scuola del Piccolo Teatro e frequentatore della tv insieme a Cino Tortorella, vanta una carriera che lo ha visto collaborare, tra gli altri, con Pietro Germi, che lo ha lanciato nel Maledetto imbroglio, Luchino Visconti, Carlo Lizzani, Luigi Comencini, Nanni Loy e Alfredo Giannetti.
Il musical di Jacques Demy Les parapluies de Cherbourg con Catherine Deneuve, Palma d’oro al Festival di Cannes nel 1964, gli è valso il successo internazionale proseguito, diversi anni dopo, con un altro film popolare come Il paziente inglese di Anthony Minghella, che lo ha visto nel ruolo dell’archeologo italiano D’Agostino. Insieme al successo straordinario dei Promessi sposi con Paola Pitagora e ad altri sceneggiati molto popolari come Ritratto di una donna velata, Nino Castelnuovo è diventato famigliare per gli italiani anche nella pubblicità dell’Olio Cuore (memorabile il frame nel quale salta la staccionata) e in fiction come Incantesimo su Raidue e Le tre rose di Eva su Canale 5, il suo ultimo ruolo.
Nella sua vita privata, si ricordano il lutto dei suoi fratelli Pierantonio e Clemente, scomparsi rispettivamente nel 1976 per un pestaggio e per un incidente stradale, e il glaucoma che lo ha colpito nei suoi ultimi anni – «È una malattia vigliacca, si insinua lentamente e ti sconvolge l’esistenza» – ma che non ha, tuttavia, spento il suo entusiasmo pacato ed elegante, conservato fino alla sua scomparsa, affrontata con estrema discrezione anche dai parenti, che hanno scelto per lui il funerale privato.