Variante alla 51 a Longarone: i lavori al via nel marzo 2025
Simico verifica l’abbassamento della rampa in zona Fiera. L’obiettivo è la riduzione dell’altezza del viadotto stradale
Il cantiere della variante di Longarone alla strada statale 51 di Alemagna partirà nel marzo 2025. Quindi per le Olimpiadi (febbraio 2026) non si arriverà a Longarone, come molti speravano.
Il nuovo report di Simico, la Società infrastrutture Milano Cortina 2026 sullo stato di avanzamento dei progetti e dei lavori olimpici prevede che ci vorranno 2 anni e 4 mesi per completare l’opera. Quindi si finirà, se va bene, nel mese di giugno 2027.
Questo il cronoprogramma ultimo fissato da Simico, ma sono ancora possibili delle sorprese.
Premesso che la procedura Via (Valutazione impatto ambientale) è stata conclusa e che, quindi, l’opera è appaltabile – si andrà a gara il prossimo settembre – «sono in corso verifiche – fa sapere Simico – sulla fattibilità dell’abbassamento della livelletta in zona Fiera come chiesto in assemblea pubblica presso il Comune di Longarone».
Questa è la certificazione – scritta nero su bianco, anzi la si trova anche nella piattaforma digitale – che la mobilitazione di Longarone, attraverso l’apposito comitato, e specificatamente quella del Comune, è stata puntualmente recepita da Simico.
È escluso, come si ha modo di leggere, il tratto longaronese della variante in trincea. È invece allo studio un abbassamento del viadotto che era stato progettato dall’Anas ad 8 metri di altezza dal piano di campagna.
La verifica progettuale in atto darà esito positivo? Per il momento è la speranza dei longaronesi, anche sulla base delle assicurazioni date dall’amministratore delegato di Simico, Fabio Saldini.
Non è da escludere che, variando il progetto, si allunghino i tempi. Ma Simico ed Anas cercano di fare in modo che eventuali variazioni non siano tali da dover esigere un ulteriore passaggio attraverso la Via, proprio per non ritardare ulteriormente la cantierizzazione.
I costi
La variante costa 395 milioni e 928 mila euro, 87 milioni meno della Variante di Cortina (483 milioni per i tre lotti). Il nuovo tracciato lungo il Piave, da Pian di Vedoia alla Galleria di termine di Cadore sarà lungo circa 11.2 km, di cui 1.6 km in galleria, sotto Castellavazzo.
Il progetto prevede anche la realizzazione di sette viadotti per una lunghezza complessiva di 3.260 metri.
La Società infrastrutture Milano Cortina 2026, operativa da aprile 2022, già nel settembre 2022 ha svolto la conferenza dei servizi preliminare sulla variante di Longarone. Il 21 novembre, poi, è seguito il decreto commissariale di conclusione per arrivare alla convocazione e allo svolgimento della conferenza dei servizi decisoria.
A questo percorso si aggiunge l’approvazione della commissione Via regionale e il parere del Consiglio superiore dei lavori pubblici.
Ferrovie in vista di Cortina 2026
Come descrive puntualmente il report di Simico, le infrastrutture olimpiche riguardano anche le Ferrovie. Per i Giochi saranno infatti rigenerate, almeno in parte, anche alcune stazioni. A Longarone sono in affidamento lavori per 13 milioni e 201 mila euro, in convenzione con Rfi, Rete ferroviaria italiana.
Si incomincerà il prossimo ottobre e si finirà a dicembre, quindi solo 3 mesi di tempo per l’intervento. È previsto, fra le altre opere, un sottopasso fra il primo ed il secondo binario.
La stazione di Ponte nelle Alpi è poi destinata a diventare lo snodo principale della circolazione ferroviaria verso le Dolomiti. Importanti lavori sono già stati realizzati. Altri sono in corso, sempre da parte di Rfi, per 17 milioni e 341 mila euro; riguardano l’armamento, la trazione elettrica e gli impianti di segnalamento.
Ci vorranno 4 mesi per completarli (il termine è fissato a novembre 2025).
Ancora opere ferroviarie, questa volta alla stazione di Belluno. Per la costruzione dei parcheggi di scambio. Il lotto 1, affidato a Rfi, è di 23 milioni e 45 mila euro. È in stipula il contratto applicativo. Il cantiere aprirà a novembre e si concluderà a dicembre 2025.
Di 3 milioni e 273 mila euro sarà l’investimento alla stazione di Feltre, sempre per i parcheggi di scambio. E sempre con Rfi.
La tratta ferroviaria che da Perarolo sale a Calalzo ha intanto compiuto 110 anni. È stata inaugurata il 18 maggio 1914.
L’associazione TreniBelluno ricorda al proposito che «è l’ultimo tratto della ferrovia del Cadore a essere stato costruito, ed è l’ultima ferrovia sopravvissuta nelle Dolomiti: oggi è chiusa per lavori, ma torneremo a bordo dei treni regionali a partire da domenica 9 giugno 2024». —
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