Faoro, prime parole da ds giallorosso. «Cavarzano solido, ora va alzato il livello»
Ufficiale Alberto Faoro, quasi ufficiale Massimiliano Parteli. Il Cavarzano ha riempito anche formalmente la casella del direttore sportivo, occupata nelle ultime stagioni da Carlo Cassol.
Quella dell’allenatore verrà assegnata la prossima settimana, in quanto il prescelto per la panchina sabato affronterà l’ultimo impegno ufficiale dell’annata con il Limana Juniores nel playout salvezza. In ogni caso il club giallorosso ha già avviato la macchina organizzativa verso il terzo anno consecutivo di Eccellenza, dove stavolta potrebbe pure disputare il derby. In ballo Borgo Valbelluna e Alpago, finaliste domenica a Mel nell’atto conclusivo dei playoff di Promozione. Un eventuale motivo in più per ben figurare, al di là di un’agguerrita concorrenza sul mercato.
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Alberto Faoro, dal Fiori Barp al Cavarzano. Dalla Prima all’Eccellenza in pochi mesi, dopo diversi anni senza un incarico ufficiale.
«Ringrazio ancora mister Sandro Tormen e la società bluarancio, avendomi dato modo di tornare a lavorare in un club bellunese dopo anni impegnativi sul fronte familiare e lavorativo. Mi lascio alle spalle un anno tosto ma gratificante, cominciato con una rosa ridotta e le scorie di una retrocessione. Da lì è iniziato un lavoro quasi da zero. Avremmo potuto essere più bravi come risultati, puntando a trascorrere un finale più tranquillo. Tuttavia il bilancio lo considero positivo, soprattutto perché abbiamo ricreato una determinata mentalità. Penso proprio che chi sia rimasto avrà modo di proseguire su un percorso ben tracciato».
A quanto appreso, lei ha detto sì al Cavarzano ancor prima dei playout.
«Mi è piaciuto il modo in cui è strutturata e organizzata una società che intende continuare a crescere dentro e fuori dal campo. Ero a Cadoneghe nel ritorno dei playout e il seguito di dirigenti e collaboratori era folto. Significa disporre di basi solide. Adesso però i due anni di esperienza vanno fatti fruttare».
Potreste non essere soli, in categoria.
«Io auspico riescano a salire sia Borgo Valbelluna sia Alpago. Non mi spaventerebbe la questione mercato, mentre al contrario sarei convinto ciò aiuterebbe a innalzare il livello competitivo del calcio provinciale».[[ge:gnn:corrierealpi:14301639]]
Prime indicazioni sul vostro, di mercato?
«C’è un gruppo coeso di calciatori quale punto di partenza. Dopo di che, è necessario cercare quei giocatori desiderosi di vincere la domenica e di migliorarsi, tenendo alla maglia indossata. Non è detto occorra per forza chi conosce alla perfezione la categoria, bensì conviene puntare su quanti sposano idee e progetti. Di certo se giochi solo su altri fattori di convincimento, prima o poi ne paghi le conseguenze».
Stiamo dando per scontato l’allenatore… Non è un mistero comunque chi sia il prescelto.
«È giusto rispettare chi sta ancora disputando partite ufficiali…».