Lavoro nero: la Finanza di Mantova scova 32 irregolari, multe da 41.500 a 227mila euro
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foto da Quotidiani locali
Trentadue lavoratori irregolari, di cui 10 totalmente in nero e multe da 41.500 a 227mila euro. La Guardia di finanza di Mantova nelle ultime settimane ha intensificato il suo impegno nel contrasto del lavoro sommerso con una decisa attività di polizia economico-finanziaria. Ecco allora che in distinti interventi eseguiti in diversi comuni della provincia sono emersi i 10 lavoratori completamente in nero e gli altri 22 irregolari.
Le Fiamme gialle hanno intensificato le loro ispezioni dopo aver messo sotto la lente e valorizzato i riscontri ottenuti grazie alla consultazione delle banche dati a disposizione, questo nell’ambito del controllo economico del territorio. L’analisi dei dati ha permesso di indirizzare gli accertamenti verso posizioni caratterizzate da possibili illiceità nell’impiego del personale. Da qui è nato un dispiegamento di numerose pattuglie su tutto il territorio provinciale, che non hanno trascurato i luoghi di attrazione serale e notturna, in particolare nei fine settimana.
Ecco che la Finanza mantovana ha così effettuato interventi e accessi in svariati esercizi, comminando sanzioni amministrative che variano, cumulativamente, da un minimo di 41.500 ad un massimo di 227mila euro.
I Finanzieri di Mantova, durante un controllo in un locale notturno, hanno sorpreso 7 lavoratori completamente “in nero”, riscontrando irregolarità anche relativamente al pagamento delle competenze nei confronti di altre 7 persone che, nonostante l’instaurazione del regolare rapporto di lavoro, ricevevano parte degli emolumenti con metodi “non tracciati”, come rilevato dal raffronto tra le ore indicate sul Libro Unico del Lavoro e quelle effettivamente svolte. In questo caso, oltre alle sanzioni amministrative previste per le violazioni accertate, è stata avanzata, all’Ispettorato del Lavoro di Mantova, la proposta per la sospensione dell’attività, in ragione della percentuale di lavoratori “in nero” riscontrata rispetto alla forza lavoro impiegata complessivamente nella stessa giornata, superiore al limite stabilito del 10%.
Nell’Alto Mantovano, i militari di Castiglione delle Stiviere hanno ispezionato, tra gli altri esercizi, due laboratori tessili, portando alla luce una condotta scorretta riferita a 15 dipendenti, finalizzata ad abbattere la base imponibile su cui commisurare i contributi assistenziali e previdenziali. Sono state calcolate un totale di circa 4mila ore di lavoro effettivamente prestate e retribuite in “nero”, documentate quali assenze non retribuite.
I risultati dei controlli sono stati segnalati all’Inps, all’Inail e all’Agenzia delle Entrate per l’adozionedei provvedimenti di competenza.
Altre violazioni riscontrate hanno riguardato un’attività di ristorazione e un’impresa edile, dove sono stati individuati 3 lavoratori “in nero”.
«Gli interventi delle Fiamme gialle mantovane – si legge nel comunicato – ribadiscono l’impegno nell’individuare le manifestazioni di illegalità collegate all’impiego di manodopera che, oltre ad alterare le regole del mercato con forme di concorrenza sleale nei confronti degli operatori economici onesti, rappresenta un prevaricazione dei diritti dei lavoratori stessi ai quali non vengono riconosciute sia le tutele previdenziali e contributive previste per legge sia le garanzie in tema di infortuni sul lavoro».