Discariche di amianto, due progetti ai confini col Mantovano
Una discarica di amianto a Ca’ Balestra, in territorio veronese di Valeggio, ma ai confini con il Mantovano e in particolare con Marmirolo, Roverbella e Volta Mantovana. La richiesta, presentata dalla Progeco Ambiente Spa, società di Gavardo (Brescia) già proprietaria di una discarica sempre nel Veronese, a San Martino Buon Albergo.
Il progetto, depositato in Regione Veneto il 13 dicembre scorso, prevede di allestire nell’ex cava di Ca’ Balestra - adiacente alla discarica dismessa di Ca’ Baldassarre - un sito per lo stoccaggio di 940mila metri cubi di scarti di cemento-amianto (eternit) al ritmo di 90mila tonnellate l’anno.
A Ca’ Balestra, negli anni scorsi era stato bocciato un progetto, presentato dalla società Adige Ambiente per realizzare una discarica di rifiuti speciali ed al quale si erano opposti i Comuni mantovani e diversi cittadini riuniti in un Comitato. Il no fu definitivamente confermato nel 2018 dal Consiglio di Stato.
L’altro progetto
Ma non è l’unico progetto di discarica che interessa il Mantovano. Villafranca nei giorni scorsi ha incaricato un tecnico e un legale per opporsi a un altro sito per lo stoccaggio di rifiuti contenenti eternit, proposto alla Regione Veneto a ottobre e che riguarda la frazione di Caluri. A presentare l'istanza è stata l'azienda bresciana Tecnoinerti di Polpenazze sul Garda, che vorrebbe creare un impianto per la messa a dimora permanente di rifiuti pericolosi contenenti amianto. L’area è a 3,5 chilometri dal capoluogo valeggiano e a 1,5 chilometri dalla frazione villafranchese di Quaderni.
Il sindaco di Villafranca, Roberto Dall’Oca ha preso contatti col commissario prefettizio Lucrezia Loizzo, che regge il Comune di Valeggio, preannunciando la propria opposizione a entrambi i progetti. «Il nostro territorio – ha spiegato in consiglio comunale – resta esposto al rischio di nuovi progetti per la presenza di tante ex cave, ma ha già dato molto negli ultimi decenni. Siamo contrari a qualsiasi discarica».
«La nostra società ha studiato l’aggiornamento del Piano rifiuti della Regione, da cui emerge che in Veneto non esiste un impianto per lo smaltimento di rifiuti contenenti amianto per un quantitativo di 60mila tonnellate l’anno – sottolinea Giovanni Bonacina, amministratore delegato della Progeco Ambiente al giornale L’Arena – Oggi questi rifiuti sono smaltiti all’estero o fuori dal Veneto. Il progetto di Ca’ Balestra vuole soddisfare il fabbisogno regionale».
Stessa motivazione data per la proposta gemella presentata a Marmirolo. Non è escluso, infine che le aziende abbiano puntato su Valeggio proprio perché nella fase del commissariamento del Comune e, dunque, senza dibattito fra maggioranza e opposizione.