Mantova dice addio a Giorgino, un vero artigiano di cinema e teatro
Giorgio Ghiotti, per tutti Giorgino, da uomo di spettacolo quale era, se ne è andato la notte di San Silvestro all’età di 82 anni, lasciando la moglie Vittorina e il figlio Stefano. Il primo annuncio della sua comparsa è stato dato quasi in diretta al concerto di capodanno al Sociale da Paolo Protti, legato a Ghiotti dall'inizio degli anni Settanta.
«Un ricordo a tutti i lavoratori che stanno dietro le quinte ma senza i quali gli spettacoli non vanno in scena» esordisce Protti. Macchinista, elettricista, proiezionista cinematografico, Ghiotti era un uomo del secolo scorso, che viveva il palcoscenico e il cinema in tutta la loro fisicità.
«Sapeva fare tutto pur non essendo specializzato in nulla, si arrangiava, e ti metteva sempre nelle condizioni di poter andare avanti – racconta Protti – Era un gatto sui graticci, a decine di metri dal suolo, camminava sui travetti, tirando corde e sollevando pesi. Era sempre velocissimo. Al Sociale, in poche ore aveva costruito delle pedane senza le quali uno spettacolo non sarebbe potuto andare in scena. Amava il suo lavoro, ci metteva conoscenza e passione. Abbiamo collaborato dai primi anni Settanta, poi, dal 1987 quando ristrutturai l’Ariston, ne divenne il tutto fare, fino al 2006».
Un affettuoso ricordo anche da parte di Francesca Campogalliani: «Era uno di noi, era un uomo disponibile e generoso. È stato per tanti anni il nostro tecnico delle luci». Dalla storia del cinema e del teatro fino ai tempi più recenti con il Cinema del Carbone. «Quando abbiamo aperto, nel 2003, era già in pensione anche se continuava ad essere disponibile, ed è diventato il nostro proiezionista di riferimento – racconta Alessandro Della Casa – Ci ha sempre aiutato fin da quando eravamo al Teatreno e nelle proiezioni estive, all’aperto, fino all’avvento del digitale. Era davvero molto disponibile e amava la fisicità del cinema».
E proprio il Carbone ha prodotto un cortometraggio, pubblicato sulla pagina Youtube, “Essai”, in cui si vede Giorgino mentre lavora e racconta aneddoti. I funerali il 4 gennaio alle 10 al Poma.