Gifuni apre i “Dialoghi di Teatro contemporaneo” a Mantova
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foto da Quotidiani locali
Al Cinema del Carbone, a Mantova nella sala di via Oberdan, tornano i “Dialoghi di Teatro contemporaneo” con alcuni dei più importanti protagonisti della scena italiana e internazionale: attraverso conversazioni-spettacolo è possibile l’incontro ravvicinato tra artisti e pubblico, con momenti di recitazione, brevi video, fotografie e pensieri sulla vita e sull’arte scenica.
La nuova edizione
L’edizione 2024, la decima della rassegna, ospita artisti che con modalità differenti hanno spesso affrontato i conflitti e le ferite della contemporaneità. Con il dialogo “L’Attore maratoneta” apre la rassegna lunedì 15 gennaio alle 21.15 uno tra i più affermati attori del cinema e teatro italiano, Fabrizio Gifuni. Ideatore e interprete di numerosi spettacoli, si è spesso confrontato con maestri quali Pasolini e Gadda, e ha lavorato per registi come Luca Ronconi e Federico Tiezzi.
Al cinema e in televisione ha preso parte a oltre 40 film, collaborando, tra gli altri, con Gianni Amelio, Marco Tullio Giordana, Giuseppe Bertolucci, Liliana Cavani, Ridley Scott, Edoardo Winspeare, Paolo Virzì, Daniele Vicari, Paolo Franchi, Pupi Avati, Ludovico Di Martino e Sydney Sibilia; e con Marco Bellocchio regista di “Esterno notte”: interpretando Aldo Moro, Gifuni ha vinto nel 2023 tutti i principali riconoscimenti della stagione. Il dialogo sarà condotto da Maria Paola Pierini, scrittrice e docente dell'Università di Torino e fondatrice del Centro Ricerche Attore e Divismo.
Gli incontri
Seguirà lunedì 26 febbraio alle 21.15 l’incontro “Un’idea più grande di me” con Armando Punzo, fondatore della Compagnia della Fortezza, a cui è stato assegnato nel 2023 il Leone d’Oro alla carriera della Biennale Teatro di Venezia. Regista, drammaturgo e attore, dal 1988 lavora nel Carcere di Volterra, realizzando con i detenuti spettacoli potenti e onirici: in 35 anni di lavoro con la Fortezza, composta oggi da circa 80 detenuti-attori, ha messo in scena oltre 40 spettacoli, molti dei quali, dopo il debutto in carcere, sono stati ospitati nei maggiori festival e teatri italiani.
Da oltre 20 anni persegue l’obiettivo della realizzazione del primo Teatro Stabile in carcere al mondo. Parallelamente dirige workshop e spettacoli internazionali, focalizzandosi in particolar modo su grandi progetti urbani e installativo-performativi. A dialogare con Punzo sarà Rossella Menna, scrittrice, ricercatrice, insegnante all’Accademia di Brera e codirettrice della rubrica teatrale di Doppiozero.
Casagrande e Nicolò
Il 20 marzo alle 21.15 con il dialogo “Di visioni, viaggi e traNsformazioni perenni” chiuderanno la rassegna Enrico Casagrande e Daniela Nicolò, fondatori nel 1991 di Motus. Il lavoro della compagnia, fatto di teatro, performance e installazioni, incontri pubblici, seminari e laboratori, ha intercettato e creato tendenze sceniche iper-contemporanee, interpretando autori come Beckett, DeLillo, Genet, Fassbinder, Rilke e Pasolini, per approdare nel 2008 alla radicale rilettura di “Antigone” come archetipo di lotta e resistenza, con il progetto Syrma Antigónes.
Nel 2010 Casagrande è stato chiamato come direttore artistico della 40sima edizione del Santarcangelo Festival, ruolo ricoperto dalla compagnia anche nell’edizione del cinquantenario nel 2020. Vincitore nel 2021 del Premio della Critica dell’Associazione Nazionale dei Critici di Teatro, nel 2023 Motus ha dato vita a “Frankenstein (a love story)”, prima parte del dittico progettuale che prende il nome dal romanzo di Mary Shelley.
A condurre il dialogo sarà Magdalena Barile, autrice teatrale, dramaturg e sceneggiatrice, docente della Scuola Civica di teatro Paolo Grassi di Milano .