Scuola, al via le strategie per fare partire le prime nel Destra Secchia

Lo scorso anno aveva rischiato la primaria di Magnacavallo

Per le piccole scuole del Destra Secchia lo scorso anno è andata bene, sono partite le prime in tutti i paesi; e quest’anno? Il recente riconoscimento dello status di Area interna regionale per la zona dell’Oltrepò lascia ben sperare, già lo scorso anno era stato determinante per far partire la prima elementare a Magnacavallo, dove i numeri erano estremamente risicati.

È ancora presto per trarre conclusioni, le iscrizioni per il 2024-25 sono in corso. Un primo bilancio per capire quali potranno essere i paesi in cui la classe prima sarà a rischio, si potrà fare appena conclusa la fase delle iscrizioni, tra fine gennaio e inizio febbraio. Ma i plessi in cui l’apprensione è maggiore sono i “soliti noti”. I numeri dei bambini in età scolare, in tutta l’area, sono risicati, il trend di calo demografico è ormai un dato consolidato da anni.

I 4 “grandi” dell’area, Ostiglia, Poggio Rusco, Quistello e Sermide, continuano a non avere problemi, sebbene abbiano visto diminuire il numero degli studenti. A entrare in sofferenza, da alcuni anni, sono le scuole dei paesi più piccoli, Comuni in cui il numero degli abitanti è attorno a quota mille e quello dei bambini, al momento di formare la prima elementare, è spesso ben lontano dai parametri minimi previsti.

Veniamo ai numeri: la normativa prevede 15 studenti, il minimo per attivare una classe, mentre le pluriclassi possono essere costituite con un numero minimo di 15 studenti e un massimo di 18.

Deroghe e pluriclassi anche tra prima e quinta sono gli stratagemmi messi in atto, ormai da tempo, dagli istituti comprensivi per non far mancare il servizio anche nei piccoli paesi.

Lo scorso anno la prima elementare era partita in tutti i plessi, anche se in un primo momento sembrava che i numeri non avrebbero consentito l’avvio della classe a Magnacavallo. In quel caso i bimbi erano solo 7, ma a consentire la formazione della prima è intervenuto lo status di Area interna che mira proprio ad agevolare il mantenimento dei servizi nei piccoli centri, anche in deroga ai parametri ordinari. Si tratta di agevolazioni per zone che vengono considerate in difficoltà a livello economico e demografico. La prima era partita con 7 studenti, che nel 2024-25 andranno a formare una pluriclasse coi 6 bimbi che frequenteranno la prima. Ora nei piccoli paesi si aspettano i dati delle iscrizioni e si pensa già alle strategie per far partire, in ogni caso, la prima elementare.