Ciclabile di via Brennero a Mantova: verso il via libera dopo 7 anni di attesa
Promossa dalle campagne di monitoraggio ambientale eseguite da Ies, sono attesi entro il 21 gennaio gli ultimi via libera necessari per la ciclabile di via Brennero: pronta dal 2017 ma mai inaugurata, adesso può davvero partire il conto alla rovescia per l’apertura della pista. A darne notizia è l’assessore all’Ambiente Andrea Murari contattato dalla Gazzetta per un aggiornamento: «Sulla ciclabile di via Brennero ci sono novità importanti - annuncia - Ies ha realizzato le indagini richieste dal Ministero e ha inviato l’analisi di rischio, che è buona. Il Ministero ha chiesto agli enti competenti di esprimere entro il 21 gennaio un parere sugli esiti dello studio, è l’ultimo passaggio che manca per il via libera definitivo che il Comune attende da anni».
Le analisi di Ies
Così come prescritto dal ministero dell’Ambiente e dal protocollo sottoscritto con gli enti sanitari nel novembre 2021, Ies ha eseguito lo scorso anno due campagne di campionamento (una invernale a marzo e una estiva tra giugno e luglio) dei vapori e delle polveri lungo la ciclabile, per verificarne l’eventuale contaminazione e il conseguente rischio in caso di inalazione. In base agli esiti delle analisi, la società di strada Cipata ha quindi redatto un’analisi di rischio da cui emerge che tutti i parametri rientrano in valori accettabili e che la pista ciclabile è utilizzabile senza rischi sanitari per i cittadini. Conclusioni che Ies ha trasmesso al ministero dell’Ambiente a dicembre.
Il ministero dell’Ambiente
L’ultimo step che ora manca è quanto richiesto dal Ministero agli enti sanitari competenti alla luce degli esiti della prima e della seconda campagna, nonché dell’analisi di rischio realizzata da Ies: in sostanza Arpa, Ispra, Istituto superiore di sanità, Inail e Ats Val Padana sono chiamate a esprimere entro domenica 21 gennaio un parere di competenza in merito alle dichiarazioni dell’azienda sia sull’assenza di rischi inalatori derivanti dalla presenza di polveri e vapori sia sul fatto che, visto il responso delle analisi, la società esclude siano necessari ulteriori monitoraggi dei gas interstiziali, previsti dal protocollo solo in caso le prime due campagne avessero dato esito non favorevole.
Conto alla rovescia
Come anticipato dall’assessore Murari, se gli enti che hanno redatto il Protocollo per il monitoraggio ambientale (Arpa, Ats, Ispra, Iss, Inail) emetteranno nel giro dei prossimi dodici giorni parere favorevole, a quel punto la pista ciclopedonale potrà essere aperta. Non senza un intervento di necessaria manutenzione, dopo ben sette anni di transenne.