Ladri nel bar tabaccheria di Goito: il bottino è di 50mila euro
foto da Quotidiani locali
Sono arrivati di notte, probabilmente con un furgone, e con la complicità del buio hanno razziato la caffetteria e tabaccheria La Piazzetta di piazza Matteotti a Goito.
Sapevano quando colpire
Ladri esperti, che sapevano molto bene dove mettere le mani e soprattutto quando, visto che hanno colpito il giorno dopo l’arrivo dei pacchi contenenti i Gratta e Vinci.
E così sono riusciti a mettere le mani sui tagliandi e su centinaia di stecche di sigarette. Il bottino è ingente. Il titolare, Davide Maroli di Medole, è ancora alle prese con il conteggio ma da quanto emerge da una prima stima si tratterebbe di circa 50mila euro.
L’allarme alle 3.40
Il furto è stato commesso nella notte tra lunedì e martedì intorno alle 3.40, quando è scattato l’allarme del locale collegato direttamente con il servizio di vigilanza, i carabinieri e il titolare. «Sono subito corso a Goito - racconta Maroli - e giusto il tempo di arrivare da Medole che davanti al mio locale c’erano già carabinieri e vigilanza».
La banda - si presume che abbiamo agito più persone - è entrata nel locale dopo aver divelto un’inferriata. Una volta dentro i malviventi hanno preso di mira il magazzino dove erano riposti i pacchi di sigarette e di Gratta e Vinci. «La merce esposta non l’hanno toccata - riprende il titolare della Caffetteria La Piazzetta - e ho il sospetto che sapessero che poche ore prima mi avevano consegnato gli scatoloni con i tagliandi del Gratta e Vinci».
Le telecamere
Il sistema di videosorveglianza ha filmato il raid. Il video è stato subito preso in consegna dai carabinieri che ora dovranno cercare di dare un nome e un volto alle persone ritratte.
«Siamo aperti da cinque anni e fortunatamente è la prima volta che subiamo un furto - conclude il titolare -. Certo resta un pizzico di rammarico per il fatto che mentre i ladri smontavano l’inferriata del mio locale, e penso che abbiamo fatto anche un po’ di rumore, nessuno che vive nelle abitazioni qui vicine abbia sentito nulla e abbia pensato di lanciato l’allarme».