Allo stadio con un coltello, anche gli Ultras del Mantova prendono le distanze dal tifoso
Aveva un coltello nascosto all’interno dell’asta della bandiera biancorossa. Lo hanno scoperto gli agenti della squadra mobile di Padova in servizio all’ingresso dello stadio Euganeo lunedì sera per la partita contro il Mantova. Il tifoso mantovano che aveva la bandiera è stato identificato e al momento è sotto indagine. L’episodio è molto grave: stiamo parlando di un’arma vera e propria, in grado di produrre danni molto gravi o addirittura letali. Perché portarla all’interno di uno stadio? La questura patavina vuole vederci più chiaro prima di far scattare la denuncia e un Daspo, vale a dire il divieto alle manifestazioni sportive. Al momento non ci sono comunicati ufficiali dalla polizia di Padova, ma si conferma che il tifoso fermato è uno solo. Precisazione importante perché alcune fonti di informazione avevano parlato di «coltelli » e di «tifosi mantovani» al plurale. Intanto è arrivata una nota degli Ultras Mantova 1975 in cui si condanna il tentativo di introdurre un’arma all’interno dello stadio. Viene definito «un atto infame».
La denuncia del sindacato
Il primo a diffondere la notizia di quanto accaduto davanti allo stadio prima del fischio di inizio è stato il sindacato di polizia Sap di Padova, che ha anche diffuso attraverso Facebook un breve video (divenuto immediatamente virale) nel quale viene mostrato come il coltello era stato occultato all’interno dell’asta della bandiera biancorossa. «Un fatto gravissimo, è difficile credere che ancora oggi ci sono persone che vengono allo stadio con delle armi _ si legge _ i colleghi del reparto mobile durante il filtraggio degli Ultras del Mantova hanno trovato un coltello ben occultato all'interno dell'asta di una bandiera. Un grazie va al sempre meraviglioso operato degli uomini e donne del II Reparto mobile e un urlo di denuncia va verso l'Autorità giudiziaria chiedendo pene certe e severe per chi viene allo stadio con l'intenzione di fare del male».
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La condanna degli Ultras
La notizia si è diffusa anche tra i tifosi biancorossi (erano in tutto più di mille allo stadio di Padova), che ieri hanno ufficialmente comunicato «il proprio distacco e la totale estraneità all’accaduto. Fatti di questo genere non possono essere tollerati in quanto non sono mai appartenuti e mai apparterranno alla nostra mentalità. Lo dimostrano i confronti avuti negli anni con i nostri rivali. La nostra storia si è fondata sulla lealtà e sul rispetto dei nostri nemici e mai siamo stati protagonisti di atti infami o di uso di lame. Consapevoli che i veri ultras che ci conoscono sanno benissimo queste cose, condanneremo con tutte le forze qualsiasi atto di questo tipo».
Aspetti da chiarire
Al momento non esistono informazioni ufficiali su quanto accaduto né ci sono dettagli sul tifoso sotto indagine. Tra i tifosi biancorossi circola una versione da verificare. Il tifoso in questione sarebbe - secondo questa ricostruzione - un minorenne accompagnato dal padre. La bandiera l’avrebbe trovata abbandonata tra le siepi e l’avrebbe raccolta senza rendersi conto di quanto celava.
La società biancorossa
Intanto, il 10 gennaio il Mantova ha diffuso sul proprio sito la seguente comunicazione di servizio:
«Le autorità competenti in materia di sicurezza in collaborazione con Mantova 1911 invitano i sostenitori biancorossi interessati a portare bandiere e/o striscioni all’interno dello stadio Martelli (o in altri stadi laddove giochi il Mantova 1911) ad inviarne preventiva comunicazione».
HooligansTv
Il video del Sap è stato pubblicato su TikTok dal sito HooligansTv suscitando reazioni indignate e sarcastiche da tifosi di tutta Europa. Il tentativo di introdurre un coltello viene letto come gesto disonorevole e vigliacco.