«Per i vandali lavori socialmente utili ma pesanti»
«Lavori socialmente utili per i vandali. Ma sarebbe opportuno avviare anche una riflessione sui valori che il mondo adulto sta trasmettendo alle giovani generazioni»: sono i provvedimenti che propone Giuliano Landini, capitano della motonave Stradivari, all’indomani della scorreria messa a segno da un gruppetto di giovanissimi.
La vicenda
Alcune notti fa, come noto, dei ragazzi sono saliti a bordo dell’imbarcazione, attraccata al porto turistico fluviale di Boretto, e hanno rotto tutti i vetri della coperta. Penetrati nel salone, hanno divelto e gettato nelle acque del Po i divanetti in pelle. Pesante il danno economico arrecato; ma se possibile ancora maggiore sconcerto ha destato la notizia che i protagonisti del raid erano minorenni, responsabili tra l’altro di vandalismi anche in biblioteca, all’ufficio turistico e in un ristorante del porto. Grazie alle immagini delle videosorveglianze, i Carabinieri hanno identificato cinque giovanissimi, che saranno segnalati alla Procura per i minori, mentre altri cinque avrebbero assistito all’incursione, senza prendervi parte attivamente ma senza nemmeno cercare di dissuadere i responsabili. Il titolare
«Per questi ragazzi – afferma Landini – auspico una punizione esemplare. Penso ad esempio a dei lavori socialmente utili: ma pesanti davvero che facciano capire cosa significa lavorare e rispettare il lavoro altrui. Occorre una sanzione disciplinare come quelle delle scuola di un tempo, quando un certo voto in condotta ti costava l’anno». A Landini piacerebbe poter parlare ai giovani vandali, per cercare di farli riflettere sulle conseguenze del loro gesto. «Ma soprattutto mi piacerebbe parlare coi genitori, per cercare di capire perché siamo arrivati a questo punto: a ragazzi in giro alle 5 di notte, preda della noia e impegnati a mettere a ferro e fuoco il paese».
Non è un caso isolato
Un fenomeno, a quanto pare, non isolato: negli stessi giorni un’incursione vandalica è stata messa a segno anche al bocciodromo di Brescello (per la quale i carabinieri hanno denunciato un 19enne e un 17enne), e i disordini della notte di Capodanno a Reggio città sono stati tali da indurre il prefetto a convocare il Comitato per la sicurezza pubblica. Secondo Landini, questi fenomeni sono frutto inevitabile di una certa mentalità: «Si è pensato troppo al capitale, al profitto, all’apparenza, tralasciando l’educazione ai valori. I social, il denaro, l’individualismo: sono le ferite iniziali, da cui derivano questi comportamenti. Ai nostri figli abbiamo soddisfatto i desideri materiali ma forse non trasmesso i valori necessari per crescere. Se potessi parlare coi ragazzi, li sgriderei; ma sono pure convinto che siano vittime di una certa società. Presi singolarmente, magari sono recuperabilissimi: ma bisogna investire sull’educazione, sulle famiglie, sulle scuole; e invece la nostra politica continua a tagliare sulle spese sociali».
Social bollenti
La vicenda della Stradivari ha scatenato ampi dibattiti sui social. Va rilevato che buona parte dei commenti sono improntati alla richiesta di castighi, addirittura di vere e proprie ritorsioni fisiche. Nette anche le critiche rivolte alle famiglie di origine. Solo una esigua minoranza degli interventi si incentra sulla sospensione del giudizio, o propone concetti come comprensione, perdono e riscatto.