Camionisti esasperati «Strade disastrose, salute a rischio e abbiamo revisioni annuali»
foto da Quotidiani locali
Automobilisti, motociclisti e autotrasportatori sono quelli che ci rimettono. Carrozzieri, gommisti e meccanici quelli che ci guadagnano. Semplificando di molto, con la precisazione che in questa vicenda non ci sono né vinti né vincitori ma che a perdere sono tutti i cittadini, le strade piene di buche cominciano ad essere un problema. Asfalti che si sgretolano alla prima pioggia o al primo gelo, strade che si trasformano in groviera, circolazione difficile, danni causati ad auto e a camion e l’incidente sempre in agguato: la situazione sembra peggiorare ogni anno che passa. E meno male, osservano in molti, che i cambiamenti climatici volgono verso il caldo...
Arrivano i danni
In questa situazione, aumentano i danni ai mezzi, sia leggeri (auto) che pesanti (Tir). Ammortizzatori, pneumatici, cerchi e cristalli sono le prime “vittime“ delle strade colabrodo. Lo sa bene Massimo Zera, titolare della carrozzeria Bizeta di Mantova, che oltre ad occuparsi delle scocche cura anche la parte meccanica e delle gomme: «Se le strade fossero ben tenute _ osserva _ il cittadino avrebbe meno spese da sostenere. Invece, vediamo che d’inverno aumentano coloro che si rivolgono a noi perché hanno uno pneumatico da cambiare, un cerchio da riparare oppure un ammortizzatore da sostituire. La causa è quasi sempre la solita: una buca presa all’improvviso. E non c’è mai un responsabile». Zera si riferisce alla richiesta di risarcimento danni che tanti automobilisti avanzano agli enti proprietari delle strade (Comuni, Provincia e Anas), imputando alla cattiva manutenzione degli asfalti la strage di pneumatici e ammortizzatori: «È sempre difficile avere ragione _ osserva _ Spesso gli enti proprietari oppongono il fatto che su quel tratto di strada c’è il limite di velocità e che se il veicolo fosse andato piano nulla sarebbe successo. La verità è che la buca, soprattutto quella piena d’acqua dopo la pioggia, è un’insidia di cui ti rendi conto all’ultimo momento: pensi sia una semplice pozzanghera e, invece, quando la centri ti accorgi che è profonda».
Il Trentino
Zera si sofferma anche su un altro danno provocato dall’asfalto che si sgretola: «Sono i sassi che si staccano, finiscono sulla strada e vengono schiacciati da un’altra auto che li trasforma in proiettili scagliati contro i parabrezza delle auto che seguono. Succede spesso ed è sempre un problema dimostrare all’assicurazione che la rottura è stata provocata dall’auto che ci precedeva». Conclude con una constatazione che molti fanno: «Le strade del Trentino sono messe meglio delle nostre; mi piacerebbe capire perché». Facile: le amministrazioni locali hanno i soldi che quelle mantovane, e non solo, non hanno: «Giusto _ conclude il carrozziere _ ma bisogna che anche da noi si faccia uno sforzo in più per tenere a posto le strade».
I camionisti
È ciò che auspica anche il vicepresidente degli autotrasportatori della Cna, Alessandro Scirpoli : «Non si può andare avanti così _ dice _ Ormai le nostre strade ovunque sono in condizioni disastrose. Io sono di Marmirolo e, di recente, ho visto un camion schivare una buca e finire sulla banchina che ha ceduto, trascinandolo nel fosso. Nella bassa la situazione è ancora peggiore. E a pagare siamo noi». Scirpoli tocca il tasto delle revisioni ai camion: «Le abbiamo tutti gli anni _ dice _ e dobbiamo cambiare tutta la meccanica delle sospensioni. Se prima si usuravano in tre anni, adesso, con le strade che ci ritroviamo, ogni anno dobbiamo cambiarle. Ormai nelle revisioni gli ispettori guardano il pelo nell’uovo e per noi le spese meccaniche sono salite alle stelle».
Problema di salute
Per gli autotrasportatori ormai le strade colabrodo sono diventate anche un problema di salute: «Se io sto al volante per dieci ore su una strada che assomiglia di più ad una mulattiera, con le vibrazioni del sedile mi sorgono problemi alla schiena nonostante viaggi su un mezzo nuovo. È quello che sta succedendo anche ai miei autisti: tutti abbiamo male alla schiena. Per noi che siamo al volante dalla mattina alla sera, le condizioni delle strade sono fondamentali. Non è che ci sia una buca ogni tanto...». Il vicepresidente ha una personale spiegazione per quelle buche: «Sono le aste al ribasso che gli enti locali fanno per essere in grado di asfaltare qualche chilometro in più. Certo, riescono a farlo, ma poi le imprese asfaltano male gli altri tratti».