Tartufo mantovano, quantità ridotte e domanda scarsa
Nella zona del Basso Mantovano vocata a tartufo bianco si inizia a fare il bilancio della stagione che volge ormai al termine. E nel frattempo l’associazione mantovana cercatori di tartufo Trifulin mantuan ha organizzato il primo raduno per festeggiare la conclusione della stagione: si terrà il 21 gennaio. Quest’anno è stato trovato molto meno tartufo rispetto allo scorso anno, che è stata un’annata eccezionale, tuttavia i prezzi sono rimasti molti più bassi, attestandosi a circa la metà rispetto alla scorsa stagione.
Fiere ok, ristoranti no
Questo indica un calo della domanda: le fiere sono andate molto bene, ma i ristoranti hanno risentito della situazione economica contingente, con l’inflazione che preoccupa le famiglie e le induce a tagliare le spese superflue. Lo scorso anno il tartufo veniva venduto a una media di 2.500 euro al chilo mentre quest’anno i prezzi si sono attestati sui 1.300 al chilo. Considerando che i grani di pezzatura importante hanno un costo superiore, un po’ come i grandi formati delle bottiglie di bollicine francesi. Prezzi più bassi, dunque, nonostante ci fosse molto meno prodotto disponibile.
Il presidente Papazzoni
«Nelle nostre tartufaie abbiamo trovato molto meno tartufo – spiega il presidente dei Trifulin mantuan Paolo Papazzoni - Il caldo di agosto può avere influito, anche se la quantità di pioggia è stata giusta. Va precisato che, per la mia esperienza pluridecennale, c’è sempre stato questo tipo di trend, con anni buoni seguiti da annate parche. E l’anno scorso è stato eccezionale, con tanto prodotto e pezzature importanti. Molto più ridotte quest’anno, con qualità scarsa migliorata dopo la seconda metà di novembre». Bene le vendite: «Non ci sono state difficoltà a vendere rapidamente i grani - continua Papazzoni - ma il quantitativo è stato nettamente inferiore, così come i prezzi e di conseguenza il ritorno». Il raduno dei Trifulin si svolgerà a Borgofranco a partire dalle 11, con la benedizione dei cani da trifole e poi il pranzo sociale nel circolo ricreativo del paese, cuore, con Carbonara a Po, della zona vocata.