Fiori bianchi a Castiglione per la piccola uccisa dalla bronchiolite

Venerdì la camera ardente,  sabato mattina i funerali al cimitero con rito ortodosso. Attesa per i risultati dell’autopsia

Verranno celebrati sabato mattina alle 11, partendo dalla casa del commiato delle onoranze funebri Marchetti, i funerali della piccola di due mesi che, la notte fra il 5 e il 6 gennaio si è spenta all'ospedale di Desenzano del Garda. Dopo il via libera per le esequie, terminata l'autopsia, ieri pomeriggio il corpo della piccola, nata in novembre, residente a Gozzolina di Castiglione delle Stiviere, è arrivata in via IV Novembre, dove dalle 15 alle 18 è stato possibile fare visita alla famiglia. I funerali saranno in forma religiosa, con rito ortodosso, la religione della famiglia della piccola. Il tutto si svolgerà nel cimitero di Castiglione delle Stiviere a partire dalle 11.

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Camera ardente

Alla camera ardente, dove la bambina era ancora visibile, il cordoglio delle persone è unanime, Tante le lacrime sui volti delle persone che sono arrivate per stringersi attorno al dolore di una madre e di un padre che, ora, attendono l'esito dell'autopsia per sciogliere ogni dubbio sulla causa effettiva del decesso della bambina.

Al momento resta ferma l'ipotesi che la morte si sopravvenuta per bronchiolite. Nei prossimi giorni arriverà il responso dell'autopsia, mentre l'ospedale ha avviato un'indagine interna per far chiarezza sulle cause del decesso e su quanto accaduto.

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Nel corso del pomeriggio hanno fatto visita alla famiglia le maestre della scuola di Gozzolina, dove frequenta l'altro figlio della famiglia, mentre la piccola frazione, dove tutti si conoscono e c'è uno spirito forte di appartenenza, resta attonita perché la famiglia era poco conosciuta, e percepita come riservata. Alla camera ardente però il flusso di persone è costante, tutti con fiori bianchi per questa piccola bambina che, adagiata nella cassa, sembra stia dormendo. All'esterno i famigliari accolgono le persone, fra le quali molti rappresentanti della comunità ortodossa della zona. La madre, invece, non abbandona mai la propria piccola, anche con lo sguardo.