Storti, dai lanci del disco al bob: «Le Olimpiadi? Non sono un sogno lontano»
foto da Quotidiani locali
In principio fu il calcio come molti altri ragazzini. Poi, sempre nella sua Bagnolo, ovviamente il tennis tavolo. Ma ben presto fu la volta dell’atletica, con la Libertas, affrontata per ben quattro anni parallelamente al rugby a Mantova. Con l’arrivo di risultati prestigiosi sulla pedana la palla ovale fu abbandonata per imbracciare solo il disco. E ora la scoperta del bob.
Subito ottimi piazzamenti
A soli 20 anni Matteo Storti non si può dire che si sia annoiato nel mondo dello sport che in questi ultimi mesi lo ha visto debuttare nella Nazionale di bob con ottimi risultati in Coppa Europa. Un 12esimo e un 11esimo posto in dicembre prima a Lillehammer (Norvegia) nel bob a 4 e poi a Sigulda (Lettonia) nel bob a 2, seguiti dall’ottavo posto nel bob a 4 ad Altenberg (Germania). E giusto domani c’è un’altra tappa a St.Moritz ancora nel quartetto che, purtroppo, non potrà fare nei giorni successivi i Mondiali Under 23 sempre in Svizzera per la mancanza di piloti giovani.
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L’approccio l’estate scorsa
«L’estate del 2023 un tecnico della nazionale di bob mi ha contattato - spiega l’atleta da tre anni alla Fratellanza Modena - ritenendo che potessi avere le caratteristiche giuste per questa disciplina. In effetti, il 90% dei bobbisti viene dal mondo dell’atletica. Pochi giorni dopo ci siamo trovati in una quindicina sulla pista di spinta di Vipiteno dove ho realizzato buoni tempi. Così siamo stati presi io e un altro ragazzo».
Le selezioni e i raduni
Nelle settimane successive Matteo ha affrontato due selezioni dapprima in Germania in seguito a Cortina d’Ampezzo. Selezioni passate quindi è arrivato l’inserimento ufficiale nella squadra azzurra di Coppa Europa, una sorta di Nazionale B mentre la A disputa la Coppa del mondo. «Sono tesserato per il Bob Team Cristallo di Cortina - riprende -. Ma ovviamente le gare le facciamo con la maglia azzurra. In ottobre c’è stato un primo raduno a Lillehammer poi un altro ad Altenberg. E a dicembre sono incominciate le gare e devo dire che stiamo andando bene. Mi hanno anche fatto gareggiare nel bob a 2 con pilota Alex Verginer che è anche il pilota del bob a 4».
Le caratteristiche fisiche
Il mantovano è stato scelto perché, oltre ad avere una certa stazza fisica, è anche molto veloce nelle gambe. «In genere dall’atletica vengono scelti lanciatori o velocisti - argomenta Storti -. Ma a volte i velocisti non hanno la struttura necessaria che porti un certo numero di chili sul mezzo per assicurare un’alta velocità della discesa». D’altra parte non tutti i lanciatori, in effetti, sono anche buoni velocisti: una qualità che il bagnolese ha probabilmente affinato negli anni passati al Migliaretto nelle giovanili del Rugby Mantova dove era seconda o terza linea molto dinamica. Quanto ai ruoli sul mezzo a 4 posti, oltre al pilota che si posiziona davanti, c’è il frenatore che è l’ultimo dietro ed entra in azione essenzialmente alla fine della manche. I due all’interno, Matteo è il secondo di questi, hanno il compito di scatenare la massima potenza in fase di spinta.
A fine mese si torna al disco
L’impegno con il bob non significa tralasciare il disco: a fine gennaio il 20enne dovrebbe prendere parte alla prima fase dei Campionati invernali dei lanci che si terranno proprio a Modena. Pur con meno allenamenti dell’anno scorso, l’obiettivo (sotto la guida del tecnico Alessandro Casarini) è la qualificazione alla finale nazionale di Mariano Comense alla quale accederanno i migliori otto Under 23 d’Italia. Al secondo anno di categoria, Matteo conta di fare meglio del primo in cui ha pagato lo scotto del noviziato dopo due anni trionfali da Junior, con due ori tricolori invernali e due argenti estivi.
I Giochi invernali
Niente dualismo ma complementarietà tra bob e disco: «Gli allenamenti non sono poi così diversi - conferma -. Ovviamente nel bob si punta molto di più sulla corsa e lo sprint. Cosa spero nel futuro? Voglio migliorarmi: quest’anno serve come esperienza, c’è da affinare la tecnica della spinta e della salita. Nel 2025 mi piacerebbe poter gareggiare in Coppa del mondo. L’anno dopo ci sono poi le Olimpiadi di Cortina, se costruiscono la pista. Magari ci potessi arrivare. Ma non sono un sogno lontanissimo. Vediamo».