Botturi: «L’Acm è viva e vegeta, venerdì riempiamo il Martelli»
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foto da Quotidiani locali
ll giorno dopo la sconfitta di Zanica contro l’Albinoleffe è il dt Christian Botturi a fare il punto della situazione in casa biancorossa. Il dirigente archivia il terzo ko stagionale come «un colpo di tosse che ci può stare in inverno», dribbla i discorsi sulla classifica («la guarderemo a metà marzo, non prima»), si dice certo del buon stato di salute della squadra, elogia e pungola il capocannoniere Galuppini e volge infine lo sguardo alla Triestina, chiamando i tifosi venerdì a «riempire il Martelli».
Sconfitta che non preoccupa
Sul 2-1 di Zanica Botturi la pensa così: «È stata una partita condizionata dagli episodi, come quelle che abbiamo perso all’andata contro Triestina e Trento. Nei primi venti minuti abbiamo commesso errori tecnici, non eravamo il solito Mantova. Poi però se andiamo a contare le occasioni create e a guardare al dominio del gioco avuto nel complesso dei novanta minuti, ci rendiamo conto di cosa stiamo parlando. La verità è che abbiamo chiuso bene il primo tempo e iniziato ancora meglio il secondo, ma l’Albinoleffe è stato bravo a capitalizzare le occasioni mentre noi le abbiamo fallite. Non sto poi qui a parlare dell’arbitraggio, anche se lì ci sono dati oggettivi che tutti possono guardare ma preferisco sottolineare l’unica cosa importante: siamo vivi e vegeti, ricchi di energia. E dunque non c’è da preoccuparsi: quando si creano così tante occasioni, prima o poi entrano e l’abbiamo già dimostrato se è vero che abbiamo ancora il miglior attacco e la miglior difesa del campionato».
I leoni da tastiera
Botturi poi prosegue riferendosi evidentemente a qualche commento letto sui social: «Ai leoni da tastiera ma anche ai tifosi in generale dico di tenere presente che è chiaro che a Mantova ci siamo abituati bene. Contro l’Albinoleffe non abbiamo giocato male, abbiamo fatto una partita normale ma paragonandolo a ciò che è stato fatto prima da questi ragazzi c’è la tendenza a vedere nero. In realtà dopo nove risultati utili un colpo di tosse ci sta, visto che è anche stagione. Non c’è da preoccuparsi, siamo sereni e pronti a ripartire».
Il cerchio
Il dirigente indica anche da dove ripartire: «Da quel cerchio che i giocatori hanno formato spontaneamente in mezzo al campo a fine partita e nel mezzo del quale s’è gettato il mister. Quello che si sono detti fra loro è giusto che rimanga nello spogliatoio ma io dico che dobbiamo coltivare quelle sensazioni e anche il nervosismo che è venuto fuori a fine gara per alcune parole che ci hanno toccati nel vivo e che hanno dato il là a qualche battibecco. Poi contro la Triestina mi auguro che questo cerchio metaforicamente si apra e che ne scaturisca tutta l’elettricità necessaria a fare una grande prestazione contro la Triestina».
Il cannoniere
Botturi poi aggiunge una postilla: «Dato che a me piace sempre vedere il bicchiere mezzo pieno, vorrei sottolineare come si deve il 12esimo gol stagionale segnato da Galuppini. Non so da quanto mancasse un calciatore del Mantova al vertice dei cannonieri nei professionisti (bisogna risalire alla vittoria di Godeas ai tempi della B, mentre più di recente Floriano fu secondo in C2, ndr) ma per la società e per il ragazzo essere in cima alla graduatoria dei bomber è una cosa importante. Anzi, mi auguro che Francesco diventi capocannoniere solitario venerdì, visto che avrà di fronte Lescano della Triestina con cui condivide il primato insieme a Fumagalli che però ormai è approdato in serie B».
La sfida alla Triestina
Tempo per riflettere troppo del resto non ce n’è: tra tre giorni i biancorossi torneranno in campo contro la Triestina terza forza del campionato per quello che forse non è più uno scontro diretto in piena regola (i giuliani sono a 11 punti dalla vetta) ma resta una tappa cruciale della volata promozione in cui l’Acm s’è appena vista rosicchiare un punticino dall’inseguitrice Padova. «Ma noi non guardiamo la classifica e non stiamo lì a ragionare troppo sulle rivali - ribatte Botturi -. La graduatoria la guarderemo a metà marzo, non prima. E lo dico sul serio, non è retorica. Quella contro la Triestina per noi è invece una partita importante perché questa squadra all’andata ci ha rifilato un 4-1. E la domanda che ci poniamo è: c’è davvero tutta questa differenza fra noi e loro? Dovremo rispondere in campo e sappiamo che sarà dura. Loro hanno cambiato allenatore e quando è così ci si può aspettare di tutto. Non solo sul piano tattico ma anche su quello dell’adrenalina e delle energie che uno choc così può liberare in un gruppo di giocatori».
Il popolo biancorosso
Di conseguenza - e a maggior ragione dopo il ko con l’Albinoleffe da cui bisogna assolutamente rialzarsi subito - Botturi si appella al pubblico mantovano: «Nel cerchio di cui parlavo prima - spiega il dt - io ci metto anche i nostri tifosi, che sono venuti in oltre 500 a Zanica e non hanno mai smesso un minuto di incitarci, anche quando eravamo sotto 2-0. Loro, così come la squadra che ha attaccato fino alla fine alla ricerca del pareggio, non si sono mai arresi. E adesso li invito a riempire venerdì il Martelli perché questi ragazzi lo meritano davvero. Ciò che stiamo costruendo non è una cosa scontata, è qualcosa di bellissimo ed è importante che venerdì si scenda in campo tutti insieme, sul terreno di gioco e sugli spalti, per tornare alla vittoria».