Mantova sconfitto, tanto rumore per nulla
La notizia è che il Mantova ha perso una partita dopo due mesi e mezzo ma le rivali non ne hanno approfittato. La Triestina ha fatto harakiri in casa con la Pro Patria e ha esonerato mister Tesser mentre il Padova non è andato oltre l’1-1 in rimonta a Verona contro la Virtus. Morale della favola: alla fine del campionato manca una giornata in meno (ora 14) e l’Acm vanta ancora 6 punti di vantaggio sui veneti e 11 sui giuliani, attesi venerdì 9 febbraio al Martelli per quello che doveva essere un grande scontro diretto e che invece non appare più tale.
Tutto ciò che abbiamo scritto vale ovviamente a patto che Burrai e compagni assorbano senza contraccolpi il 2-1 di Zanica contro l’Albinoleffe. La classica serata no, in cui tutto gira storto (palo, traversa, gol mancati davanti alla porta, rigori negati...) e che fa da contraltare a qualche circostanza in cui la fortuna aveva arriso ai biancorossi. Certo, il Mantova ci ha messo anche del suo, a partire dalle scelte iniziali che non hanno pagato alle sostituzioni che si potevano gestire meglio (Fiori doveva entrare prima), ma non può sempre girare tutto alla perfezione. L’importante è non farsi assalire dall’ansia, dalla paura o dal nervosismo, di cui s’è visto qualche accenno nel finale di gara a Zanica.
Burrai e compagni sono ancora lassù, con ampio margine sulle rivali e forti di un’organizzazione di gioco che li ha portati fin qui e li può spingere fino alla fine verso la serie B. Da queste certezze devono ripartire per mettersi alle spalle l’incidente di percorso capitato nel Bergamasco e affrontare le prossime sfide. A partire da quella con la Triestina, in cui in palio oltre ai tre punti ci sarà anche una fetta di orgoglio, visto che il 4-1 subìto all’andata a Fontanafredda meriterebbe una risposta adeguata.