Nel Super Bowl più pop di sempre i Chiefs cercano il back to back e i 49ers nuova gloria

Un rematch, per una prima volta. Il Super Bowl edizione numero 58 debutta tra le luci di Las Vegas e ripropone in campo la finale 2020. A sfidarsi all’Allegiant Stadium, solitamente casa dei Raiders, alle 0.30 italiane saranno i Kansas City Chiefs e i San Francisco 49ers, proprio come quattro anni fa, quando si imposero i primi 31-20, dando inizio a quella che si può definire senza esitare troppo una “dinastia”.

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Dinastia Chiefs

Da allora, infatti, la franchigia allenata da coach Andy Reid e guidata in campo dalla superstar Patrick Mahomes ha raggiunto il Super Bowl altre tre volte (compresa quest’anno) in quattro anni, vincendo lo scorso anno e uscendo sconfitti contro i Tampa Bay Buccaneers nel 2021. Sono dunque i campioni in carica, capaci 12 mesi fa a Phoenix (Glendale per la precisione) di regolare i Philadelphia Eagles con una memorabile rimonta.

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Ma una squadra cambiata

Una squadra, Kansas City, ben diversa dal 2020, quando puntava principalmente sul suo stratosferico attacco congegnato proprio da Reid (e dall’allora offensive coordinator Eric Bieniemy) e guidato in campo dagli stessi macinatori di record, Mahomes e Travis Kelce, che troveremo anche nella notte.

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No, ora i Chiefs poggiano su una difesa granitica allestita magistralmente dal coordinatore Steve Spagnuolo, con pilastri del calibro di Chris Jones, Nick Bolton, L’Jarius Sneed e Trent McDuffie cui ruotano attorno numerosi altri ottimi elementi.

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Niners per la vendetta

Se c’è una compagine però che se la può giocare fino in fondo, questi sono i San Francisco 49ers. I californiani di coach Kyle Shanahan hanno allestito un organico di primissimo livello. Partiti con i favori del pronostico fin dalla scorsa estate hanno confermato nel corso dell’anno le loro ambizioni e vogliono alzare quel Vince Lombardi Trophy che gli è sfuggito quattro anni fa e manca nella loro ricca bacheca (sei vittorie) dal 1995. Devono battere la statistica che vuole il coach sconfitto nel primo incontro sempre battuto nel rematch in finale.

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L’uomo “normale”

Circondato da una miriade di giocatori duttili e talentuosi, dal running back Christian McCaffrey (il cui papà ha già alzato il trofeo del Super Bowl allenato proprio dal padre del suo attuale coach) al ricevitore Deebo Samuel al tight end George Kittle, l’attacco sarà condotto dal quarterback al secondo anno Brock Purdy. Tipica storia americana, la sua. Scelto per ultimissimo al draft 2022, è diventato titolare per gli infortuni dei suoi compagni a metà dello scorso anno. Da allora non ha più lasciato il timone.

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Il confronto con il campionissimo

Quest’anno ha guadagnato meno di un milione di dollari, a fronte dei 45 del suo collega-rivale Mahomes. Non ne ha le qualità, certo, ma spicca la tranquillità con cui gioca e la serenità con cui vive il momento. Anti-star che ha rischiato il posto prima del campionato perché Shanahan ha provato a convincere Tom Brady a un’ultima stagione nel suo stato natale. Non se n’è fatto nulla e toccherà allora a Purdy provare a riportare i Niners sul trono dopo i fasti degli anni Ottanta e Novanta con Joe Montana e Steve Young.

Una finale dal punteggio basso?

Anche nel caso dei Niners però la difesa giocherà un ruolo altrettanto cruciale, infarcita di campioni com’è: da Nick Bosa a Fred Warner, all’ultimo arrivato Young, per citarne solo alcuni. Con due reparti così è probabile assisteremo a un match dal punteggio basso.

La partita si potrà vedere sia su Italia1, in chiaro, sia su Dazn, per gli abbonati.

Halftime show e non solo

Non sarà solo l’halftime show, quest’anno a catalizzare l’attenzione dei non appassionati di football sul Super Bowl. Sì, perché mentre Usher attirerà su di se tutti gli sguardi nei quindici minuti tra un tempo e l’altro della gara (il rapper è riuscito a strappare tre minuti in più dei canonici dodici), prima, durante e dopo, a prescindere da come finirà, i riflettori saranno puntati anche sugli spalti.

Taylor Swift power

Precisamente direzionati nel box d’onore dove siederà la stella più brillante del firmamento della musica mondiale: Taylor Swift, fidanzata del tight end dei Kansas City Chiefs Travis Kelce.

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La loro love story ha fatto parlare di una coppia sport-musica come non accadeva dai tempi di Beckham e Victoria. Taylor Swift canterà a Tokyo il sabato sera e poi volerà a Las Vegas, sfruttando i fusi orari perché il suo volo privato possa battere le numerose ore di viaggio che separano Giappone e Stati Uniti.

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Se i puristi storcono il naso, la NFL gongola, perché il seguito della musicista è impressionante ed ha già generato extra-profitti per la lega e i Kansas City Chiefs per oltre 331 milioni di dollari.

I numeri del Super Bowl

Chiudiamo con altri numeri: gli spot televisivi, consueto termometro economico, costano come lo scorso anno 7 milioni di dollari ogni 30 secondi. Il segnale di quanto regga il Super Bowl, unica garanzia di poter raggiungere milioni di persone in un colpo solo. Infine nella capitale del gioco d’azzardo e delle scommesse si stima che le puntate sulla partita, nelle loro varie forme (dal risultato finale alla lunghezza dell’inno nazionale prima dell’inizio), quest’anno raggiungeranno i 23 miliardi di dollari.

E possiamo scommetterci che sarà il Super Bowl più pop di sempre.