Mantova, all’assalto in 7mila, Possanzini: «È l’arma in più»
Contro la Pro Patria Martelli sold out. Dovrebbe toccare a De Maio, mentre Burrai difficilmente verrà rischiato. Il tecnico: «All’andata ci crearono parecchie difficoltà, oggi serve attenzione e può decidere un episodio. Dobbiamo far fronte a qualche assenza e siamo un po’ stanchi ma tutte le energie residue vanno messe in campo»
Terza gara in una settimana per i biancorossi, che sabato 17 febbraio sfruttando anche la spinta di un Martelli sold out (per i 6.567 posti riservati ai mantovani) puntano a fare l’en plein, battendo la Pro Patria dopo aver messo sotto Triestina e Alessandria.
Sarà dura
L’impresa non si prospetta agevole perché la squadra bustocca è fra le più in forma del torneo (16 punti come l’Acm nelle 7 giornate di ritorno) e nelle due gare giocate a ottobre in Coppa e in campionato è sempre riuscita a imbrigliare la truppa di Possanzini. «Non è un caso se in due partite non siamo riusciti a fare nemmeno un gol alla Pro Patria - dice lo stesso Possanzini -. Difficoltà ce ne hanno create parecchie. Da allora però sono cambiati loro e siamo cambiati anche noi. Abbiamo qualche assenza, un po’ di stanchezza, ma tutte le energie rimaste dobbiamo metterle in campo. Ci siamo preparati bene, nei dettagli e confido nella mia squadra anche se più si va avanti e più le gare diventano difficili».
L’arma in più
il mister è felice della possibilità di giocare in uno stadio pieno: «Questo dato ci fa piacere e ci fa capire che se abbiamo riavvicinato tanta gente, suscitando entusiasmo e curiosità, siamo sulla strada giusta. Per noi quella di avere un pubblico così numeroso e caloroso è un’arma in più che dobbiamo sfruttare al massimo».
Il duello
Stavolta il Padova giocherà in contemporanea col Mantova ma secondo il mister cambierà poco a livello mentale: «È chiaro che quando giocano prima di noi e vincono un pensiero ce lo fai, ma in realtà sappiamo che il Padova è una squadra forte, che può vincere tutte le partite, per cui noi scendiamo in campo sempre per fare il nostro gioco, per cercare la prestazioe e attraverso quella arrivare al risultato. Stavolta servirà tanta attenzione, perché certe partite possono risolversi con un episodio. E secondo me chi avrà più attenzione potrà spuntarla».
La formazione
Sulla formazione come sempre Possanzini si tiene dei dubbi. Out sono Redolfi e Cavalli, in forse fino all’ultimo c’è capitan Burrai che potrebbe non essere rischiato. In difesa dovrebbe toccare a De Maio, a metà campo rientrerà Trimboli, poi ci sarà ancora turnover rispetto all’ultima gara coi rientri di Radaelli, Mensah e Fiori: «Sì, cambierò senz’altro qualcosa - conferma il tecnico -, cercando anche di scegliere gli elementi con le caratteristiche che a mio avviso meglio si sposano con questa partita. I ragazzi stanno tutti bene e so che chi giocherà farà in pieno la sua parte». Sull’altro fronte il collega Colombo deve fare a meno dei difensori Saporetti e Lombardoni nonché dell’attaccante Castelli, il cannoniere della squadra. Ballottaggi Bertoni-Nicco e Pitou-Marano.