Il vecchio ponte chiuso dopo 60 anni, non riaprirà più
Chiuso lunedì mattina, attorno alle 9.30 il viadotto sul Po fra San Benedetto e Bagnolo San Vito. Riaprirà giovedì, alle 15, dopo che la strada provinciale Romana sarà stata raccordata al nuovo ponte, ancora in sede provvisoria a valle dell’attuale. Una configurazione transitoria, che durerà sino alla completa fine del lavori di ri riqualificazione del ponte, nel 2027 scelta dalla Provincia per mettere in sicurezza nel frattempo il traffico. Il vecchio manufatto, messo in esercizio alla metà degli anni ’60 ed a traffico limitato ai mezzi leggeri dopo il terremoto del 2012, si è infatti dimostrato insicuro dal punto di vista della stabilità strutturale Per questo si è scelto di mettere in sicurezza la viabilità, che al momento continuerà ad essere solo quella leggera, esclusi quindi camion e bus.
Dopo 60 anni di servizio, insomma, da ieri il viadotto in cemento è andato definitivamente in pensione ed al suo posto si inizia già ad usare il nuovo manufatto, un doppio arco metallico di 180 e 150 metri di lunghezza, che regge l’impalcato stradale a due corsie e doppia ciclabile.
Una volta che il ponte in cemento sarà demolito, inizierà la costruzione del tratto che congiungerà l’argine golenale di San Benedetto al nuovo ponte metallico, che nel frattempo sarà spostato al posto di quello demolito. Queste operazioni finali richiederanno sei mesi di chiusura dopo di che si avrà il ponte completo. La configurazione transitoria da giovedì sino al 2027 permetterà di avere un ponte funzionale anche in situazioni critiche mentre quello in cemento durante le ultime piene era stato chiuso. Giovedì l’apertura dei due bypass sarà preceduta da una breve cerimonia con il ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini, il presidente regionale Attilio Fontana ed il patron di Toto spa. Salvini incontrerà anche i sindaci della zona, presente forse una delegazione di agricoltori.