Cambio di contratto: protesta a Villa Carpaneda di Rodigo
I sindacati hanno proclamato lo stato di agitazione del personale del Gruppo Gheron e di cooperativa Med Services che opera all'interno della Rsa Villa Carpaneda di Rodigo.
La protesta
Sono complessivamente 185 i lavoratori che, in questi giorni, hanno ricevuto comunicazione da parte delle loro aziende di riferimento (150 della cooperativa Med Services e 35 del gruppo Gheron) del cambio unilaterale del Contratto collettivo nazionale di lavoro (Ccnl) applicato da Cooperative Sociale ad Aiop Rsa «senza nessuna comunicazione - precisano in una nota sindacale unitaria i rappresentanti sindacali di Fp Cgil Mantova, Fp Cisl Asse del Po e UilFpl - alle organizzazioni sindacali, comunicando il cambio contrattuale ai dipendenti attraverso il portale del dipendente il giorno precedente al cambio effettivo del Ccnl applicato».
Una «modalità che - spiega Rosanna Magnani di Fp Cisl Asse del Po, ma anche lavoratrice della stessa residenza socio assistenziale di Rodigo - ci ha fatto sentire dei numeri».
Flavio Rebecchi di UilFpl aggiunge che «si tratta di un cambio di contratto peggiorativo, ma sono le modalità di comunicazione che riteniamo inaccettabili».
«Questa mattina (ieri per chi legge ndr) - come spiega ancora Magda Tomasini, segretaria di Fp Cgil Mantova abbiamo avuto un primo incontro con la Cooperativa alla presenza della Fondazione, ma ci è stato ribadito che non c'era la possibilità di trattare e che avrebbero portato avanti il cambiamento di contratto garantendo l'applicazione degli integrativi precedenti».
Stato di agitazione
Tomasini inoltre segnala anche alti livelli di stress dovuti a carenza di organico e mancanza di programmazione e fruizione delle 4 settimane minime di ferie per il recupero psicofisico”.
Per tutti questi motivi prosegue Tomasini «abbiamo proclamato lo stato di agitazione e il blocco del lavoro straordinario e supplementare. Seguirà richiesta di tentativo di raffreddamento in Prefettura e se non otterremo risultati procederemo con la proclamazione dello sciopero».