Derubato col trucco della gomma sgonfia

La truffa è in voga da diversi anni, ma ormai è considerata un ever green, buona per tutte le stagioni: la gomma dell’auto bucata. Il copione prevede il disappunto dell’automobilista che tornando al parcheggio trova la ruota a terra, il passante gentile, in realtà il truffatore, che si offre di aiutarlo a sostituire la gomma, e la borsa, o il borsello, che sparisce con tutto il contenuto.

L’imprevisto

È accaduto lunedì sera a Mantova, in piazzale Levoni, nell’area della Favorita, e stavolta il ladro, dopo il colpo, ha alzato il tiro, fortunatamente non riuscendo a ingannare la vittima.

Sono circa le sette di sera quando l’automobilista, un 80enne, torna alla vettura dopo aver fatto delle compere nei negozi del Boma. Si accorge subito che una delle gomme è a terra.

Gli sembra bucata, ma potrebbe anche essere soltanto sgonfia. Non fa in tempo a pensare come fare, se cavarsela da solo o, vista l’età, chiedere un aiuto, che si avvicina un uomo, apparentemente un altro cliente, che si offre di dargli una mano a cambiare la gomma. L’anziano, che è molto turbato dall’imprevisto, accoglie l’offerta con sollievo, senza immaginare l’inganno.

Il passante gentile

Il benefattore armeggia un po’ con la ruota, che a suo dire è soltanto, inspiegabilmente, sgonfia. Poi si allontana, salutato dai mille ringraziamenti dell’automobilista, che non sospetta nulla. Gli basta, però, risalire in auto, per accorgersi che il borsello che aveva appoggiato sul sedile accanto alle buste della spesa, è sparito. Un classico, purtroppo. Secondo tradizione, il truffatore, forse aiutato da un complice, aveva studiato la vittima prescelta e gli aveva sabotato la macchina, per poi ricomparire come angelo salvatore. In alcuni casi, è lo stesso complice di turno a segnalare all’automobilista la ruota a terra.

Due volte no

L’anziano, in questo caso, si è ritrovato senza soldi, senza documenti, e senza l’agenda con tutti i suoi riferimenti. Ma nin è finita. Pochi minuti dopo, mentre è ancora sotto shock per la disavventura, squilla il cellulare che per fortuna teneva in tasca e non nel borsello. «Parlano i carabinieri - dice la voce sicura di un uomo - abbiamo ritrovato il suo borsello rubato. Ci dia il pin del bancomat così lo blocchiamo subito». Ma stavolta non ci casca e chiama la polizia. Quando le volanti della questura intervengono, del truffatore, ovviamente, non c’è più traccia.