Fiasconaro: «Priorità traffico e medici di base»
La carenza dei medici di famiglia nel territorio che ormai è un'emergenza, la riqualificazione della piscina comunale, la realizzazione delle infrastrutture per liberare i centri abitati dal traffico e, ancora, riannodare i fili di una comunità sempre più sfilacciata attraverso iniziative e utilizzo di nuovi spazi che mettano al centro i cittadini di Borgo Virgilio. Ha le idee chiare su quali siano le priorità del territorio Andrea Fiasconaro, candidato sindaco alle prossime elezioni comunali per il progetto civico "Obiettivo Comune", che riunisce le forze di opposizione del centrosinistra in consiglio comunale (Pd-M5S e lista Per).
Trentacinque anni, due legislature in consiglio regionale con il Movimento Cinque Stelle, Fiasconaro oggi fa il consulente nell'ambito della comunicazione e si divide fra Mantova e Borgo Virgilio. «Una delle nostre priorità - ha esordito ieri nella sede del Pd di Borgoforte, dove si è tenuta la conferenza stampa di presentazione del candidato - è quella dei medici di famiglia. Entro fine anno ne andranno in pensione altri due nel territorio e ciò non fa che peggiorare una situazione già emergenziale. Per questo stiamo lavorando a un progetto che promuova l’aggregazione dei medici rimasti in spazi messi a disposizione dal Comune».
Altra emergenza del territorio è quella del traffico di attraversamento della Cisa e della Romana che stringe da anni in una morsa le frazioni di Cerese, Cappelletta, Romanore e Pietole. In tal senso Fiasconaro ha assicurato un forte impegno «per ottenere le infrastrutture necessarie – ha detto – a risolvere questo annoso problema rispetto al quale mi sono interessato anche quando ero consigliere regionale».
Il candidato di “Obiettivo Comune” ha poi evidenziato la necessità di «riaprire le porte del Comune ai cittadini che devono essere ascoltati» e ha criticato l’attuale amministrazione per la «mancanza di progettualità» e per l’approvazione di un documento in sui si ipotizza di «aumentare le tasse e tagliare i servizi pubblici per far fronte all’eventuale riduzione del contributo straordinario della fusione».