Asse sud, il sindaco di Mantova preme sulla Regione: «Decidiamo insieme»
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Dopo il rifiuto di Autobrennero di accollarsi l’opera, Palazzi ha incontrato l’assessore regionale Beduschi
La presa di posizione di A22 spa contro la Regione e la sua imposizione di vincolare la terza corsia autostradale alla realizzazione dell’asse sud di Mantova a proprie spese ha creato scompiglio nella politica mantovana. Il presidente della Provincia Carlo Bottani vede profilarsi un ostacolo inaspettato davanti all’autostrada Mantova-Cremona che, con l’Asse sud (dalla Valle dei fiori al casello autostradale di Bagnolo) finanziato da A22, libererebbe spazio per la tangenziale di Cerese. Adesso, con il no di Autobrennero, tutto torna in alto mare. C’è bisogno, insomma, di fermarsi un attimo per capire meglio che cosa stia succedendo: «Domani (il 18 marzo ndr.) farò il punto con i miei collaboratori» annuncia Bottani.
Politica in fibrillazione
Sul fronte del capoluogo la decisione di A22 diventa occasione per mettere la Regione di fronte alle sue responsabilità. Il sindaco di Mantova Mattia Palazzi, che è anche nel cda di A22, ha incontrato l’assessore regionale all’agricoltura, il mantovano Alessandro Beduschi, per fare il punto della situazione dopo il no di Autobrennero. «Gli ho chiesto io di vederci e di condividere i vari passaggi. Abbiamo gli stessi obiettivi e le stesse idee sulle priorità per i nostri Comuni e sappiamo bene entrambi che solo lavorando insieme possiamo ottenerli. Sono certo che ci riusciremo».
Poi Palazzi ha approfondito la sua posizione. «La Regione da vent’anni fa melina sulla Mantova-Cremona e, quindi, sull’Asse sud, opera inserita nell’autostrada regionale. La Regione sa bene che nel piano economico-finanziario di A22 per la nuova concessione autostradale, di cui si attende il bando di gara da parte del ministero delle infrastrutture, abbiamo negoziato 110 milioni di euro come co-finanziamento all’Asse sud. Lo abbiamo fatto - ricorda - perché sulla Mantova-Cremona non c’è certezza e per questo con Camera di Commercio e Provincia abbiamo promosso un piano B. Adesso, però, la Regione ha subordinato il proprio parere positivo alla terza corsia, che è una cosa diversa, all’Asse sud. Il risultato è che si rischia di ritardare anche la terza corsia oltre a non fare un passo avanti sulla Mantova-Cremona e, quindi, sull’Asse sud». Per Palazzi «queste partite non si possono gestire con forzature, senza parlarsi e con lo scaricabarile, perché così a rimetterci sono i mantovani».
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Serve un tavolo
Per questo rivolge un appello «alla Regione e agli assessori mantovani» per fare «insieme e seriamente» tre cose. La prima, «la Regione dica se fa la Mantova-Cremona e quando». Poi, nell’ordine, «dica se l’Asse sud è finanziato nella Mantova-Cremona o se ha tagliato i soldi: se i soldi non ci sono più, dovranno essere restituiti al territorio concordando le opere da finanziare. Infine, dia gratuitamente, con un accordo di programma, il progetto definitivo dell’Asse sud alla Provincia e cofinanzi l’opera con A22 che se otterrà la concessione - è sicuro il sindaco - contribuirà con 110 milioni». «Ma la Regione - avverte Palazzi - non può continuare a non investire un euro sulla città e sulla Grande Mantova». E ricorda che da due anni sta chiedendo «un tavolo, pragmatico, tra Regione, Provincia, Comune e A22 per mettere nero su bianco chi fa, cosa e in che tempi».