Catellani e la magìa del Gabbiano: «Cara Mantova, continuiamo a sognare»
Dalla prospettiva che ha dal campo Luca Catellani, l'esperto libero del Gabbiano, è più facile comprendere lo spirito di un team che fa della capacità di sacrificio e della concentrazione due dei principali punti di forza.
Quarta stagione a Mantova
«Io non posso attivamente decidere il punto, non servo e non attacco - si schermisce il 33enne di Correggio, quarta stagione a Mantova -. Posso solo aiutare i compagni ed essere aiutato da loro stessi, in funzione dell'obiettivo finale, ovvero raggiungere gli obiettivi attraverso le vittorie. In partita devo sperare che mi arrivi addosso il maggior numero di palloni possibile, per poterli addomesticare. Non sempre è facile per un libero risultare efficace ma ormai in questo mood mi sono calato da anni e penso solo a dare il meglio in difesa e ricezione. Consapevole che tanto dell'esito del gioco dipende anche dagli altri». Da se stesso al Gabbiano, reduce dalla vittoria di San Donà, utile per scattare dalla pole nella corsa promozione.
Una gara simbolo
«Una partita che rappresenta la sintesi di quanto di buono stiamo facendo - prosegue -. Siamo rimasti sempre sul pezzo, mantenendo un ottimo livello di gioco dall'inizio alla fine. Ed è così che non abbiamo concesso scampo agli avversari che nel secondo set si erano risvegliati salendo di livello. Le armi in più che ci hanno permesso di battere due volte 3-0 la seconda in classifica sono quelle di limitare gli errori e dare continuità all'applicazione positiva degli schemi. Sì, loro ci seguono ma non troppo da vicino. Abbiamo giocato una regular season al di sopra delle più rosee aspettative, sorprendente per una neopromossa con tanti giovani al debutto in A3. Ma tutto quanto è stato ottenuto è meritato».
Il futuro da scrivere
«Adesso viene il bello - si carica Catellani -. Bisogna mantenere il focus sull'obiettivo e non smettere di sognare, perché farlo è straordinario. Prima ci sarà la Supercoppa, un altro obiettivo che ci siamo guadagnati con le vittorie a ripetizione. L'assalto alla Coppa Italia non è andato bene ma ci ha permesso di misurarci in gara secca con una rivale del Girone Blu. Come ai playoff, nello spareggio per l'A2 con Macerata, anche se quella sarà una serie di partite, una storia diversa nella gestione della sfida».
Una gara senza stress
Per il momento il Top Team deve occuparsi (per una volta senza stress) di chiudere il torneo domenica alle 18 al PalaSguaitzer con Bologna, a cui serve la vittoria per evitare i playout. Poi sarà Supercoppa (il 30 marzo) e playoff (dal 7 aprile).