Il terzo reperto bellico trovato a Marcaria non è un ordigno inesploso
I tecnici sono ancora al lavoro sulla sua precisa identificazione, ma hanno già escluso che il terzo reperto bellico della seconda guerra mondiale, trovato durante le indagini preliminari per il cantiere del raddoppio della ferrovia Mantova-Cremona, possa essere assimilato per pericolosità e potenza alle due bombe rinvenute nei giorni precedenti, che verranno fatte brillare dagli artificieri domenica 24 marzo.
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Anche il terzo reperto è stato ritrovato a Marcaria, come le due bombe di fabbricazione americana. Stavolta, però, si tratta di un oggetto molto più piccolo, probabilmente tedesco, che si sarebbe già escluso essere un ordigno inesploso.
Nel frattempo procede l’organizzazione in vista delle operazioni di disinnesco, spostamento ed esplosione controllata (quest’ultima in una cava a Medole) delle due bombe americane, previste per domenica.
«Abbiamo già informato tutte le persone coinvolte, non ci sono situazioni critiche», riferisce il sindaco di Marcaria Carlo Alberto Malatesta. Nella zona da evacuare, un raggio di 821 metri dal luogo di ritrovamento (tra la statale 10 e la sp67, vicino all’Oglio), ci sono un agriturismo, poche case di campagna e, in territorio bozzolese, Cascina Tezzoglio dove domenica non si svolgerà l’abituale riunione di un’associazione.