Denunciate le tre ragazze suzzaresi dell’agguato a Carpi
Troppo grave per essere derubricata a una rissa tra adolescenti, innescata dalla gelosia per un ragazzo conteso, un amore acerbo e senza filtri: la mamma della quindicenne di Fabbrico (Reggio Emilia), ferita a bottigliate alla stazione di Carpi (Modena), ha denunciato le tre ragazzine di Suzzara, arrivate con l’intenzione di punire e far male. E comunque di amore, in questa storia, non c’è traccia.
Come non ce n’è nelle coltellate di Salò, dove una quattordicenne ha aggredito la rivale, incitata dai compagni che filmavano la scena con i cellulari. E non c’è sentimento nemmeno nell’agguato col machete, a Torino, i cui protagonisti sono più grandi di qualche anno ma la sostanza non cambia. C’è sempre e solo un risentimento esasperato dalla violenza, più rapida e drastica di qualsiasi elaborazione. Il rifiuto sembra non essere più ammesso.
[[ge:gnn:gazzettadimantova:14168213]]
Spedizione a Carpi
Una vera e propria trappola, quella tesa alla stazione di Carpi, dove il 19 marzo una ragazza di Fabbrico era stata convocata per un incontro chiarificatore da una sedicenne di Suzzara. Cosa c’era da chiarire? Uno scambio di messaggi con un ragazzo conteso.
La reggiana si era presentata insieme a un’amica, coinvolta per avere un po’ di conforto, ma a destinazione si era trovata di fronte un terzetto di adolescenti feroci, pronte a tutto tranne che a un confronto pacifico.
A far le spese di tanta ferocia è stata l’amica, anche lei di Fabbrico, intervenuta per raffreddare gli animi e finita in mezzo, tirata per i capelli e colpita alla testa con una bottiglia di birra, sferrata ripetutamente finché il vetro non è andato in frantumi. Quindici i giorni di prognosi, e uno shock che non sbiadirà altrettanto velocemente.
Le tre suzzaresi erano state intercettate e identificate dai carabinieri, che ora indagano sull’episodio per conto del Tribunale dei minori di Bologna.
L’appello della mamma
«Mi rivolgo ai genitori: parlate ai vostri figli. Anche di episodi terribili come questo. E se notate qualcosa di strano, non abbiate paura a denunciare». Questo l’appello che la mamma della quindicenne ferita ha affidato al quotidiano il Resto del Carlino. In attesa delle scuse.