Mantova in campo al Martelli per la B: vincere per coronare il sogno
foto da Quotidiani locali
Al Martelli il Mantova gioca oggi (30 marzo) la partita più importante degli ultimi 14 anni, quella che può riportarlo in serie B dopo quasi tre lustri di sofferenze, inframezzati dall’ennesimo fallimento della sua storia. In uno stadio formato “Bombonera” la truppa di Davide Possanzini deve battere l’Atalanta Under 23 per centrare la matematica promozione mantenendo i 12 punti di vantaggio sul Padova a 4 turni dalla fine. Serve l’ultimo sforzo dopo un campionato dominato giocando un calcio stellare e riscuotendo consensi unanimi.
Talenti e idee a confronto
Quello che i tifosi sperano sia l’epilogo di una stagione trionfale non poteva essere più affascinante. Di fronte ci saranno infatti le squadre che schierano i giovani più interessanti del campionato e che propongono idee calcistiche diverse ma altrettanto particolari e suggestive. Da un lato l’ipno-zona di derivazione dezerbiana del Mantova, vera novità del panorama della terza serie e dall’altro il gioco aggressivo a tutto campo dell’allievo di Gasperini, Francesco Modesto. Sulla carta, nonostante l’enorme importanza della posta in palio che Possanzini spera non condizioni i suoi ragazzi, dovrebbe venirne fuori un match spettacolare e ricco di emozioni come fu quello dell’andata, vinto per 2-0 dai biancorossi. Di certo i baby nerazzurri non si risparmieranno, anche perché mirano ad arrivare ai playoff e a migliorare il loro attuale sesto posto in classifica.
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La girandola degli ex
All’andata la contesta fu risolta dai gol di Trimboli e del grande ex di turno Monachello, che con la prima squadra dell’Atalanta anni addietro giocò in serie A. Nel Mantova ci sono poi altri ex nerazzurri e bergamaschi: i difensori Cavalli (che è arrivato in prestito proprio dalla Dea) e Redolfi, oltre a Suagher che adesso è nello staff tecnico di Possanzini e a Maggioni, che non ci sarà per infortunio ma è anche nipote dell’ex presidente dell’Atalanta Ruggeri. Sull’altro fronte in campo ci sarà Ceresoli (rientrato alla base dopo il prestito dell’anno scorso all’Acm) e in panchina il team manager Brunello, che la scorsa estate preferì lasciare Viale Te dopo la retrocessione.
I soliti dubbi
Per quanto concerne la formazione biancorossa, appaiono scontati i rientri di Panizzi sulla corsia sinistra della difesa e di Muroni a centrocampo. Poi, a meno di sorprese, resterà da sciogliere come sempre l’ultimo dubbio: proporre l’undici “classico” con Trimboli mezzala davanti ai play Burrai e Muroni o puntare su un assetto più offensivo con Galuppini trequartista e Bragantini sul fronte destro dell’attacco. Dall’altra parte Modesto deve fare a meno dello squalificato Solcia e degli infortunati Avogadri, Del Lungo, Awua, Falleni e Cissè ma può contare su una rosa molto ampia e ricca di alternative in ogni reparto. Gli unici “fuoriquota“ titolari dovrebbero essere il 25enne Varnier al centro della difesa e il 24enne Capone sulla trequarti.