Denuncia l’ex moglie perché non gli fa vedere i figli: il tribunale di Mantova la assolve
Era accusata di non aver rispettato le disposizioni impartite dal tribunale sull’affido condiviso dei figli con l’ex marito dopo la separazione. Ma non solo: le veniva imputato anche un reato più grave, la sottrazione di persona incapace, per aver impedito al padre di svolgere il suo compito normale di genitore.
Ma le accuse sono state smontate dalla sentenza del tribunale, che ha assolto la donna, difesa dall’avvocato Roberto Cuva. L’ex marito, sfiancato dal braccio di ferro, l’aveva trascinata in tribunale sostenendo che dopo la sentenza di separazione del 2017, la donna, che aveva ottenuto di tenere i figli nella sua casa, in realtà non gli faceva vedere i due bambini nei tempi e nei modi stabiliti: il padre li poteva vedere solo di rado, in incontri fugaci, sotto l’abitazione della donna.
Questo in violazione della sentenza che prevedeva che i ragazzini stessero con il padre due fine settimana al mese, due pomeriggi la settimana, per diverse giornate durante le festività natalizie e pasquali e per tre settimane in estate.
Accordi standard, che la donna, secondo le accuse, avrebbe violato, ostacolando in tutti i modi il rapporto tra padre e figli, contesi dai genitori. L’uomo l’accusava anche di non permettergli di parlare con loro al telefono e di altri comportamenti sempre tesi a mantenere il controllo sui figli. Dal processo però è emerso che erano i figli a non volere avere rapporti frequenti con il padre, e la madre si sarebbe limitata a non forzarli, assecondando i loro desideri.