Grande distribuzione: i lavoratori protestano per il contratto davanti all’Esselunga di Mantova
Sindacati e lavoratrici in piazza davanti all’Esselunga di Mantova, la mattina del 30 marzo, per la giornata di sciopero proclamata a livello nazionale da Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil dopo la rottura delle trattative per il rinnovo del contratto nazionale della distribuzione moderna organizzata, l’unico del settore ancora in alto mare.
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Riguarda 240mila lavoratori in Italia, centinaia nella nostra provincia, impiegati in alcune delle principali catene di supermercati e del non-food.
«A 51 mesi dall’ultimo contratto e una trattativa che andava avanti da mesi, Federdistribuzione è uscita con richieste irricevibili e abbiamo dovuto prendere atto della mancata volontà di chiudere il contratto»: hanno ripetuto al presidio i tre segretari generali David Gabbrielli (Filcams), Gildo Comerci (Fisascat) e Daniele Grieco (Uiltucs).
Quello che contestano è «una presunta disponibilità ad erogare l’aumento salariale dovuto, in cambio di un aumento della precarietà e un abbassamento dei livelli di inquadramento». L’adesione, secondo quanto reso noto dai sindacati, è stata a livello nazionale in media del 60% e nel Mantovano un paio di punti vendita ha chiuso.