Dalla stazione alla biblioteca Teresiana sulle tracce dei 42 ebrei deportati da Mantova ad Auschwitz
Ottanta anni fa, il 5 aprile 1944, dal binario 1 della stazione ferroviaria di Mantova quarantadue ebrei, uomini, donne e bambini, partivano per Auschwitz su un treno arrivato da Fossoli. In tutto i deportati furono 104: soltanto cinque di loro fecero ritorno a casa.
I luoghi della memoria
È partito da lì, a ritroso, la mattina del 5 aprile, il percorso “Attraverso i luoghi della memoria. E come potevamo noi cantare”, organizzato dal conservatorio Campiani in collaborazione con il liceo musicale e coreutico Isabella d’Este e con il sostegno di prefettura, Comune e amministrazione provinciale.
Gli studenti delle scuole secondarie di secondo grado hanno attraversato i luoghi della memoria, passando per la sinagoga Norsa-Torrazzo e la Loggia del Grano, per raggiungere il “Memoriale della Shoah mantovana”, allestito fino al 5 maggio nell'atrio della biblioteca Teresiana.
Testimonianze e canti
In piazza don Leoni sono ascoltate le prime testimonianze, gli interventi, i canti e i cori riguardanti lo sterminio degli ebrei, dei sinti e dei rom. Sono intervenuti il presidente del consiglio comunale di Mantova Massimo Allegretti, l’assessore alle politiche giovanili Alessandra Riccadonna e il presidente della Comunità ebraica di Mantova Aldo Norsa.
Subito dopo si sono esibiti il coro, diretto dal maestro Romano Adami, e la cantante Rita Gelmetti. Hanno proposto i canti dei campi sinti e della tradizione ebraica.
La docente Giovanna Maresta ha letto una testimonianza di Dolores Carboni sulle brutalità del fascismo. Sit-in anche nelle altre tappe con canti, cori e musiche con altri studenti e studentesse affiancati dagli attori Francesca Campogalliani e Michele Romualdi per la lettura delle testimonianze.
Il memoriale della Shoah
L’ultimo appuntamento della giornata è stato alla biblioteca Teresiana dove, grazie alla collaborazione tra la biblioteca comunale e il polo mantovano del Politecnico di Milano, è stato allestito per il pubblico il “Memoriale della Shoah mantovana”, un progetto scientifico curato da Andrea Ranzato iniziato anni fa con gli studenti e con l’Istituto mantovano di storia contemporanea.
Oltre a studenti e docenti, hanno partecipato al “Percorso della Memoria” rappresentanti delle istituzioni e di enti e associazioni del territorio.