Gaza, la gente affamata prende il cibo destinato all’ospedale Nasser di Khan Younis
Il direttore generale dell'Organizzazione mondiale della sanità (OMS), Tedros Adhanom Ghebreyesus, afferma che l'OMS e i suoi partner avevano pianificato di consegnare cibo all'ospedale Nasser di Khan Younis, poiché lì c'è una "grave carenza".
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Il direttore generale dell’Organizzazione mondiale della sanità (OMS), Tedros Adhanom Ghebreyesus, afferma che l’OMS e i suoi partner avevano pianificato di consegnare cibo all’ospedale Nasser di Khan Younis, poiché lì c’è una “grave carenza”.
Tuttavia, “a causa dei ritardi intorno al posto di blocco, la folla ha preso il cibo che veniva consegnato, e ancora una volta non è arrivato a Nasser”, ha detto.
“Ciò sottolinea la totale disperazione delle persone a Gaza, che vivono in condizioni infernali, inclusa la fame estrema”, ha osservato Tedros su X. “Continuiamo a chiedere il permesso di consegnare il carburante all’ospedale”.
Ha scritto Tedros Adhanom Ghebreyesus: “Nel mezzo delle pesanti operazioni militari in corso nelle vicinanze dell’ospedale Nasser a Khan Younis, a #Gaza, @OMS
e i partner sono riusciti a raggiungere l’ospedale ieri e a consegnare forniture mediche essenziali a 1.000 pazienti. La squadra aveva anche programmato di consegnare cibo all’ospedale, ma la consegna è stata ritardata.
Ritardi come questi aumentano i rischi per la salute dei pazienti vulnerabili e ostacolano il personale sanitario.
L’ospedale Nasser attualmente serve 400 pazienti. Un tempo l’ospedale di riferimento più importante nel sud di Gaza, nel giro di una settimana Nasser è passato da parzialmente a minimamente funzionante, riflettendo lo smantellamento ingiustificato e in corso del sistema sanitario.
Nasser ha una grave carenza di:
- medici specializzati, poiché la maggior parte del personale sanitario è costituito da volontari
- medicinali, ossigeno, cibo, carburante
- modalità di smaltimento dei rifiuti solidi
Il morale del personale medico è notevolmente diminuito a causa di queste tristi circostanze.
Oggi, a causa dei ritardi attorno al posto di blocco, la folla ha preso il cibo che veniva consegnato e, ancora una volta, non è arrivato a Nasser. Ciò sottolinea la totale disperazione della popolazione di Gaza, che vive in condizioni infernali, compresa la fame estrema. Continuiamo a chiedere il permesso di consegnare il carburante all’ospedale.
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