L’Onu accusa Israele: su 61 missioni umanitarie solo 10 sono state agevolate
Secondo l’Ufficio delle Nazioni Unite per il coordinamento degli affari umanitari (OCHA), alle missioni umanitarie in partenza da Rafah, il governatorato più meridionale di Gaza, a gennaio è stato sempre più spesso negato l’accesso
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Secondo l’Ufficio delle Nazioni Unite per il coordinamento degli affari umanitari (OCHA), alle missioni umanitarie in partenza da Rafah, il governatorato più meridionale di Gaza, a gennaio è stato sempre più spesso negato l’accesso alle aree a nord di Wadi Gaza, dove è richiesto il coordinamento con l’esercito israeliano.
L’agenzia Onu ha affermato che delle 61 missioni previste nel nord, solo 10 sono state agevolate dalle autorità israeliane; due sono state parzialmente agevolate; a 34 è stato negato l’accesso; e sei sono stati rinviati dalle organizzazioni umanitarie a causa di “vincoli operativi interni”.
“Secondo uno schema emergente, l’accesso di altre nove missioni (15%) è stato inizialmente facilitato, ma successivamente ostacolato poiché le rotte designate dall’esercito israeliano si sono rivelate impraticabili, o a causa dell’imposizione di ritardi eccessivi prima della partenza delle navi. missioni o ai posti di blocco lungo il percorso”, ha affermato l’OCHA.
Le missioni agevolate riguardavano principalmente la distribuzione di cibo, mentre l’accesso alle missioni per sostenere ospedali critici e strutture che forniscono servizi idrici, igienici e igienico-sanitari è rimasto tra quelli negati in modo schiacciante, ha affermato l’agenzia.
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