“Tv7”, a mezzanotte su Rai 1: le anticipazioni sui reportage di venerdì 23 febbraio 2024
“Tv7” – in onda venerdì 23 febbraio a mezzanotte su Rai 1.
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A due anni dall’inizio dell’invasione da parte della Russia, l’Ucraina piange più di 10mila civili uccisi e decine di migliaia di feriti. Sei milioni e mezzo di persone costrette a lasciare il Paese e tre milioni e mezzo gli sfollati interni. A “Tv7” – in onda venerdì 23 febbraio a mezzanotte su Rai 1 – il reportage dell’inviato al fronte, tra l’orrore raccontato dai soldati e le difficoltà di chi cerca di sopravvivere in uno stato di conflitto permanente. Mentre in questi giorni ricorre anche l’anniversario dei 10 anni dalla rivoluzione ucraina di Maidan, che a fine febbraio 2014 mise in fuga il presidente filorusso Janukovyč dando il via al processo di emancipazione da Mosca.
Poi, “Guerra e pace”: un incontro con Giampiero Massolo, già ambasciatore a Mosca dall’82 all’85 e Presidente dell’Istituto per gli Studi di Politica Internazionale (ISPI). I due anni di guerra in Ucraina, la tragica morte in un carcere siberiano dell’oppositore russo Navalny per la quale il mondo accusa Putin di esserne il mandante. Il conflitto senza tregua in Medio Oriente, la strage di civili a Gaza dopo l’orrore del 7 ottobre. L’analisi di un grande esperto di geopolitica sull’orizzonte di un pianeta che appare in fibrillazione, scosso da conflitti dall’evoluzione imprevedibile.
Dall’Ucraina al Medioriente con “L’incubo nei tunnel” e la testimonianza di una donna israeliana rapita da Hamas il 7 ottobre, sopravvissuta 53 giorni nei tunnel dei terroristi e poi liberata. La descrizione dei giovani carcerieri, l’incubo della detenzione nei sotterranei e l’anziano marito ancora ostaggio insieme ad altre 133 persone. Mentre la guerra nella Striscia continua, con quasi 30mila vittime palestinesi, l’esercito di Tel Aviv si prepara ad arrivare a Rafah.
Si passa in Italia con “Sos Sanità”. La Sanità pubblica soffre gravemente mali antichi e nuovi. Un viaggio-inchiesta dell’inviata da Foggia a Chivasso con le testimonianze drammatiche dei medici e degli infermieri aggrediti in ospedale, un fenomeno in crescita in tutta Italia. Mancano 20.000 medici e 70.000 infermieri, in tanti abbandonano. Tempi lunghi per le cure e pronto soccorso intasati o addirittura privatizzati. Parla Nino Cartabellotta, Presidente della Fondazione GIMBE.
E ancora, “Errori e depistyaggi”: non finisce di sorprendere il caso dell’omicidio di via Poma, uno dei delitti irrisolti che più ha scosso l’opinione pubblica. Una nuova ipotesi è che l’arma del delitto agli atti dell’indagine non sia quella che ha ucciso Simonetta Cesaroni il 7 agosto del 1990 a Roma. Una scoperta, quella del Professor Posa, docente all’università Tor Vergata di Roma, che il Tg1 è in grado di documentare in esclusiva: “Il tagliacarte – dichiara l’esperto – non è compatibile, in termini di misura, con le ferite che noi abbiamo studiato”.
Si torna anche a parlare di “Modì, vero o falso?”: L’affaire Modigliani con i suoi misteri continua a scuotere il mercato dell’arte. Quanti dei 20 quadri esposti al palazzo ducale di Genova e sequestrati nel 2017 sono realmente falsi? Un giallo che ancora fa discutere e resta irrisolto, nonostante tre anni di udienze e la sentenza di primo grado. A Tv7 ne parlano esperti d’arte, giornalisti del settore e i carabinieri dei reparti speciali che studiano quadri e disegni con strumentazioni ad alta tecnologia.
In “Noi e loro”, invece, un viaggio nel mondo di quegli animali che si conoscono meno, a partire dai selvatici. Tra i boschi piemontesi con cervi, daini, scoiattoli, volpi e tanti altri esemplari. E poi in Lombardia, in una fattoria molto speciale, dove si viene accolti da tacchini, conigli e anatre in cerca di carezze. Gli esperti spiegano che tipo di relazioni questi animali sono in grado di costruire con l’uomo. E viceversa.
Si chiude con il “Come eravamo”. Dagli archivi di Tv7, la storia del rinvenimento di un tesoro archeologico del valore di un miliardo di lire in una fattoria di un paese in provincia di Roma. Ma i presunti reperti etruschi, in realtà, erano imitazioni realizzate ad hoc da un falsario, vendute sui mercati europei come opere autentiche.
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