Per tutti i Tibet del mondo, il canto di Victor Segalen (traduzione di Federico Pietrobelli)
Victor Segalen attorno all’anno 1918 scrisse il poema Thibet, sua ultima opera, che lasciò incompiuta. È un inno al Tibet in cinquantotto lasse di versi quasi liberi, la cui scintilla è da rinvenire nella traduzione, approntata dall’amico Gustave-Charles Toussaint, del Padma bkai thang‑Yig, Detti e fatti di Padmasambhava, primo predicatore del buddhismo a nord dell’Himalaia. […]
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piombo
Che balla come orso nelle sue maree;
Prodigio! da te eccolo – rampicante ai tuoi piedi – issato,
Il mare peregrino al tuo appiombo!
E si curva, ed è in rotta nel suo servaggio efelide
Verso te, veemente nel solido!