Valle dell’idrogeno, dall’Europa un’iniezione da 7,6 milioni
foto da Quotidiani locali
TRIESTE Ci sono nuovi fondi per la Valle dell’idrogeno del Nord Adriatico, il progetto di transizione energetica che vede insieme dal giugno 2022 Friuli Venezia Giulia, Slovenia e Croazia. La Commissione europea, informa il presidente Massimiliano Fedriga, ha approvato il secondo grande dossier per lo sviluppo della tecnologia e assegnato un finanziamento di 7,6 milioni alla Piattaforma di investimento per l’idrogeno pulito del Nord Adriatico. Piattaforma, spiega Fedriga, «che si occuperà di accelerare le azioni di innovazione transnazionale all’interno dell’ecosistema dell’idrogeno costituito attraverso la collaborazione tra la Regione, la Slovenia e la Croazia».
L’antefatto è il battesimo, due anni fa a Palazzo Chigi, dell’iniziativa transfrontaliera. Poco più di un anno dopo, nell’agosto 2023, è arrivata la firma sull’accordo di cofinanziamento Ue da 25 milioni, concesso a titolo di sovvenzione per il “North adriatic hydrogen valley” (Nahv). Questi ulteriori 7,6 milioni (parte di un impegno complessivi pari a 10,5 milioni), «sono un altro importante passo – prosegue il presidente del Fvg –, per la realizzazione di quella Valle dell’idrogeno che è in costante evoluzione e che rappresenta un progetto transfrontaliero strategico per il futuro dell’approvvigionamento energetico sostenibile della regione».
Il concetto di Valle dell’idrogeno rappresenta non tanto una localizzazione puntuale, ma un sistema che utilizza questo combustibile pulito in maniera complementare con altre produzioni di energia rinnovabile, infrastrutture energetiche e reti elettriche. Concretamente, il progetto punta alla realizzazione di infrastrutture pilota che coprano l’intera catena di valore dell’idrogeno. Idrogeno che, nella sua versione green, è in grado di garantire trasporto, riscaldamento e processi industriali a emissioni zero e può dunque consentire di decarbonizzare diversi settori.
I traguardi sono quelli di raggiungere una capacità di produzione di 5 mila tonnellate all’anno, garantire almeno il 20% di scambi transfrontalieri nei tre territori, utilizzare l’idrogeno rinnovabile per svariate applicazioni nell’industria e nella mobilità. Nello specifico della Piattaforma sostenuta ora da 7,6 milioni comunitari, sottolinea ancora Fedriga, «le attività accelereranno lo sviluppo dell’ecosistema transfrontaliero e ne aumenteranno l’impatto. Il programma di progettazione della Piattaforma faciliterà l’adozione di tecnologie legate all’idrogeno attraverso le catene del valore interregionali, promuovendo inoltre la collaborazione e progetti congiunti di innovazione in linea con le priorità dell’Unione europea». Pilastro decisivo «la comune volontà politica transfrontaliera espressa congiuntamente dai tre territori di creare le condizioni quadro per rafforzare la cooperazione nello sviluppo delle tecnologie pulite per la produzione e l’utilizzo di idrogeno anche al fine di aumentare l’autonomia energetica. Questa collaborazione non contribuirà solamente alla transizione verso un ecosistema integrato che interessa i settori dell’industria, dei trasporti e dell’energia, ma favorirà anche una più forte integrazione dei rispettivi sistemi scientifici e dell’innovazione».
Il lancio della Piattaforma di investimento per l’idrogeno pulito nell’ambito della Valle dell’idrogeno nell’Alto Adriatico è previsto nell’autunno del 2024.