Wärtsilä-Msc, entro fine aprile la bozza di Accordo di programma per lo stabilimento di Trieste
TRIESTE Sarà preparata entro fine aprile la prima bozza dell’Accordo di programma per la reindustrializzazione dello stabilimento Wärtsilä di Bagnoli. L’assicurazione arriva dal tavolo tecnico riunitosi a Roma, durante il quale Msc ha sottolineato che nella prossima riunione (calendarizzata il 17 maggio) verrà quasi certamente annunciata l’intesa fra le due società sulla cessione del sito. Mercoledì mattina comincerà invece il confronto tra Msc e sindacati, che già chiedono all’azienda di aumentare con risorse proprie la cassa integrazione, che dovrebbe durare 36 mesi.
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Le proposte
Nella riunione, i funzionari del ministero hanno spiegato di aver ricevuto proposte di testo dalla Regione (contenente anche parti integrate da Autorità portuale e Coselag) e da Wärtsilä, che vanno ad aggiungersi alla documentazione già inoltrata da Msc. Saranno queste parti a costituire entro fine mese il primo scheletro dell’Accordo di programma, che tuttavia dipende ancora dalle risposte che il ministero delle Imprese riceverà dagli altri enti pubblici chiamati a facilitare l’operazione.
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I punti da chiarire
Sono ancora molti i punti da chiarire rispetto alle richieste avanzate da Msc. Il Mimit ha ottenuto rassicurazioni dal ministero dell’Economia sulla possibilità di estendere il punto franco allo stabilimento Wärtsilä, mentre è arrivato un no sulla possibilità di riconoscere al gruppo di Gianluigi Aponte i fondi per il reshoring, previsti per le aziende che riportano in Italia produzioni trasferite all’estero. Msc ritiene che introdurre in Italia la costruzione di vagoni, finora prodotti all’estero da altre imprese, sia una forma di reshoring, ma al Mef fanno notare che simile interpretazione della norma è troppo estensiva, non trattandosi di un’attività riportata in patria da Msc e dunque meritevole dei fondi specifici.
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Msc presserà le istituzioni sul punto nel tentativo di ottenere risorse a sostegno dell’operazione, anche nella consapevolezza che gli impegni che dovessero arrivare dal governo sull’introduzione dell’esenzione integrale dei dazi sulla produzione industriale dipende da Bruxelles, che ha l’ultima parola sul nodo. Altri aiuti arriveranno dal contratto di sviluppo in discussione con Invitalia, cui la Regione affiancherà risorse proprie.
Parti private soddisfatte
Pur nelle incertezze della cornice, i dirigenti di Msc e Wärtsilä si sono detti soddisfatti del confronto fra parti private, al punto che la compagnia di navigazione è convinta di poter annunciare l’avvenuta intesa al prossimo tavolo. L’accordo è facilitato dalla disponibilità di Wärtsilä a cedere l’impianto al valore simbolico di un euro, ma i finlandesi devono ancora quantificare l’entità della compensazione economica da riconoscere a Msc per ciascuno degli esuberi della produzione, con l’impegno dei subentranti ad assumerli tutti. Le due compagnie dovranno infine concludere la trattativa per definire nel dettaglio l’utilizzo di aree e impianti.
Il confronto sui lavoratori
Oggi comincerà intanto il confronto fra Msc e sindacati. Al centro il trattamento economico dei lavoratori, alla luce della volontà della società di ridurre i costi di produzione, con possibili ricadute sulle retribuzioni. I sindacalisti hanno richiamato i 36 mesi di cassa necessari a coprire la fase di decollo del progetto, chiedendo a Msc uno sforzo per aumentare il trattamento previsto dall’ammortizzatore sociale. Il confronto è con Fiom, Fim e Uilm. Ugl e Usb protestano per il mancato invito, giustificato dal fatto che le due organizzazioni non sono firmatarie del contratto nazionale.
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