Video porno e insulti all'open day virtuale delle scuole elementari
Vigevano, hacker "invade" l'incontro via computer della Marazzani. Una trentina le famiglie collegate. La preside fa denuncia
VIGEVANO. Una trentina di famiglie si collegano via computer con la scuola elementare Marazzani per farsi spiegare da preside e maestre il progetto educativo dell’istituto e dopo pochi minuti l’open day virtuale degenera per colpa di un hacker, un pirata informatico.
Lunedì alle 17.30 famiglie con bambini e insegnanti erano collegati con il software Google Meet, attraverso un link pubblicato sulla pagina web della Marazzani. Non potendo organizzare open day dal vivo, per le restrizioni imposte dal Covid, si tenta via computer di spiegare alle famiglie che devono iscrivere i propri figli alla classe prima qual è l’offerta formativa della scuola.
Dopo poco tutti hanno cominciato a sentire una voce snocciolare parolacce e insulti ai minori, dopo di che sono apparsi video pornografici a schermo intero su tutti i computer collegati. Chi gestiva l’incontro ha cercato di cancellare i video, ma ogni video rimosso veniva sostituito da uno nuovo del medesimo tenore, quindi è stato inevitabile scollegare tutti gli utenti e interrompere l’open day.
Il fenomeno è conosciuto come "zoombombing". Si tratta di un'azione di disturbo messa in atto da utenti anonimi che intervengono durante le videochiamate e le riunioni a distanza con insulti e immagini pornografiche. Altri casi si sono già registrati in altri istituti italiani.
La preside Lucia Dragotto ha annunciato che farà denuncia a Google, alla polizia postale e ai carabinieri. Ad Antonello Galiani, assessore alle politiche educative, la preside ha spiegato che la scuola «non si lascerà intimidire. Gli open day dei prossimi giorni si faranno e verrà recuperato quello perso».
«È un gesto inqualificabile e vigliacco, che apprendiamo con amarezza – aggiunge l’assessore Galiani. – Questa persona ha ferito chi sta cercando di far conoscere il lavoro della scuola a coloro che ci entreranno per la prima volta. Questa persona ha offeso in modo meschino e vigliacco chi sta cercando di superare questo periodo difficile in cui non ci si può incontrare. Questo attacco ha creato problemi ai professori, ma anche ai bambini e alle loro famiglie. Spero che venga identificato il responsabile». —