Un milione e 700mila euro alla start up (nata allo Iuss di Pavia) che “predice” le malattie
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Deep Trace, fondata da 4 soci tra i quali Christian Salvatore, fisico della Scuola Superiore di Pavia, studia modelli sanitari sui rischi di sviluppare patologie
PAVIA. Intercettare il rischio di sviluppare una malattia, fare diagnosi precoci, impostare una terapia su misura. A soli 30 mesi dalla sua nascita DeepTrace Technologies, start-up italiana titolare di una piattaforma di intelligenza artificiale (nata come spin-off della Scuola Universitaria Superiore IUSS di Pavia) ha già attirato su di sè l’attenzione degli investitori. E ha incamerato il suo primo finanziamento di 1,7 milioni di euro.
Il round di finanziamento è stato realizzato dal fondo di investimento Progress Tech Transfer, con l’advisor strategico MITO Technology che ha individuato nella tecnologia della start up (anche un po’ pavese) «un cambio di paradigma per il mercato sanitario».
DeepTrace Technologies, “tracce profonde” appunto, è stata fondata da quattro soci, tra cui il fisico Christian Salvatore, brianzolo, classe 1987, che prima di essere nominato nel 2017 da Forbes tra i “30 under 30” più brillanti nel settore delle scienze della vita, era un assegnista di ricerca al Cnr di Milano. Un precario. A fine 2019 lo IUSS di Pavia l’ha reclutato come ricercatore. «Ed è una grande soddisfazione aver raggiunto un traguardo così importante con il nostro primo spin off» commenta Riccardo Pietrabissa, rettore IUSS.
«Con questo finanziamento saremo in grado di ottenere le certificazioni e di espandere il nostro portafoglio di dispositivi medici basato sull'intelligenza artificiale – spiega Salvatore –, supportando così ancora più operatori sanitari a cambiare i loro percorsi nell'assistenza ai pazienti fornendo servizi più appropriati ed efficienti».
La possibilità di “predire” la possibilità di sviluppare malattie, contribuirebbe anche a evitare potenzialmente test medici invasivi e terapie inefficaci riducendo così la spesa sanitaria, l'eccessiva diagnosi e trattamento. «Migliorare la qualità della vita dei pazienti trasferendo rapidamente sul mercato soluzioni certificate sostenibili è il nostro successo» dice Isabella Castiglioni, co-fondatrice di DeepTrace.
«Da quando abbiamo messo sul mercato la nostra piattaforma di sviluppo di modelli predittivi basata sull'intelligenza artificiale, Trace4, abbiamo sviluppato e validato oltre 10 modelli per diverse malattie, tra le quali il morbo di Alzheimer e di Parkinson, alcuni tipi di cancro e malattie infettive/ virali tra cui Covid-19 – prosegue Salvatore –. Ciò è senza dubbio dovuto alla forza della nostra tecnologia AI, che ci consente di sviluppare un modello pronto per essere trasferito in un software per dispositivi medici in pochi giorni».
Sono già operative collaborazioni con il gruppo San Donato, il Centro Diagnostico Italiano, l’Istituto nazionale dei tumori e l’Irccs De Bellis di Bari. «I nostri progetti riguardano la stima del rischio di malattie cardiovascolari o di scarso esito dopo il trattamento chirurgico – spiega il fisico dello Iuss –ma anche il rischio di malignità delle lesioni mammarie e il rischio di evoluzione verso la demenza di Alzheimer».
Il finanziamento consentirà di ampliare lo staff di ricerca: ricercatori con un back-ground nell’intelligenza artificiale, fisici, matematici, bioinformatici ma anche esperti di Big data ». —