Concorso per 5 posti da maestra d’asilo, in Comune arriva una sola candidatura
Incarico fino a giugno, con stipendio da 1.200 euro: ora Pavia potrebbe chiedere insegnanti ad altri comuni
PAVIA. Il Comune di Pavia era pronto ad assumere cinque maestre, a tempo determinato, da impiegare nelle materne e negli asili. Ma al bando di concorso ha risposto una sola candidata, nonostante la prospettiva di uno stipendio di circa 1.200 euro sino alla fine del mese di giugno
La decisione di assumere a tempo determinato cinque maestre era stata presa dall’assessore all’Istruzione, Alessandro Cantoni. «Dobbiamo gestire il servizio del post scuola – aveva detto l’assessore – che adesso è appaltato nell’ambito del global service (a una cooperativa - ndr). A occuparsi dei bimbi nella fascia oraria compresa tra le 15.30 e le 17.30 ci sono dipendenti esterni. Così stiamo cercando di reperire personale per fare fronte alle assenze che ci saranno di qui a giugno. La cooperativa con la quale abbiamo stipulato il contratto ha un costo importante per questo tipo di servizio, e poi è diverso utilizzare insegnanti che vengano integrate all’interno del sistema».
Così, il 23 dicembre, è stato pubblicato il bando di concorso per procedere alla selezione e, in seguito, all’assunzione. L’avviso prevedeva i requisiti consueti che vengono richiesti a chi voglia ottenere un impiego nella pubblica amministrazione. Quindi, a titolo di esempio, il fatto di avere compiuto il diciottesimo anno di età e di non essere in età da pensione o il fatto di non essere stati licenziati da un’altra amministrazione per scarso rendimento. Oltre a questi, vi erano anche dei requisiti specifici, riguardanti i titoli di studio necessari a svolgere la maestra di scuola d’infanzia in maniera adeguata.
Il termine per presentare la propria candidatura al Comune di Pavia scadeva alle ore 12 di venerdì 8 gennaio. Ma quando dirigenti e funzionari comunali hanno preso in visione l’elenco delle candidature, hanno trovato una sorpresa: una sola persona, una donna, era interessata a quel posto di lavoro. Eppure, di solito quando si parla di concorsi per l’assunzione in una pubblica amministrazione, il pensiero corre sempre a immagini di centinaia di candidati in coda per accedere al luogo della selezione. Vero è che, in questo caso, non si trattava del famoso “posto fisso” ma di un contratto di poco meno di sei mesi, e altrettanto vero che si trattava di una figura professionale dai contorni specifici. Altrettanto vero che, qualora assunte, le maestre avrebbero avuto uno stipendio da circa 1.200 euro al mese per sei mesi.
Cosa accadrà a questo punto? Intanto, l’unica candidata che ha chiesto di essere assunta verrà sottoposta alle prove d’esame per verificarne l’idoneità. Prove che, dato il periodo particolarmente delicato, verranno effettuate a distanza, in collegamento video e non in presenza, nel rispetto della normativa di prevenzione dell’infezione da Coronavirus. Riguardo ai quattro posti rimanenti, il Comune ha di fronte a sè due opzioni. La prima è quella di rivolgersi ad altre amministrazioni comunali per verificare se abbiano graduatorie con persone compatibili con questo profilo lavorativo e disposte a spostarsi. La seconda consisterà nella riapertura del bando. —