Progetto di una logistica da 25 ettari a Trivolzio. E spunta il nome del colosso Amazon
Il piano: 62mila metri di capannone alto 19. In Comune finora nessuna richiesta depositata, ma ci sono già stati incontri
TRIVOLZIO. Venticinque ettari di superficie totale, un capannone da 62mila metri quadrati e 19 metri d’altezza, un investimento da oltre 120milioni di euro. Sono i numeri che accompagnano un progetto di polo logistico a Trivolzio, a pochissima distanza dal casello autostradale di Bereguardo. Sullo sfondo si fa il nome di Amazon.
Sino a ora non sarebbero ancora stati depositate richieste o altri documenti al Comune di Trivolzio. Il sindaco, Paolo Bremi, dice: «Ci sono stati degli approcci, ma come per questa logistica ve ne sono stati altri per progetti differenti. È chiaro che se questa operazione prendesse corpo, dovemmo essere tutti d’accordo, non solo noi, ma anche i Comuni vicini. La mia volontà è di accettare l’insediamento per avere nuovi posti di lavoro. Chiaramente vi sono alcune condizioni che andranno rispettate».
Chi pensa alle ricadute, in particolar modo per il traffico di mezzi pesanti, è il sindaco di Torre d’Isola, Roberto Casimiro Veronesi: «Non sappiamo ancora moltissimo del progetto – dice – salvo il fatto che si parla di un’area di 250mila metri quadri, che ricade nel Pgt di Trivolzio, per un capannone di 62mila metri e che la multinazionale che se ne sta occupando, la Prologis, starebbe operando per conto di Amazon. Come amministrazione comunale, in passato abbiamo approvato un piano di governo del territorio che prevede la riduzione del 75 per cento dei nuovi insediamenti. Noi saremmo coinvolti per la realizzazione di una “bretella” di collegamento con il casello della Milano Genova. Certo che un progetto del genere rischia di avere delle ricadute pesanti. Tra l’altro, il boom delle logistiche si era registrato nei primi anni Duemila, ma rispetto ad allora il mondo è completamente cambiato. Tanto per fare un esempio, Regione Lombardia ha approvato una legge che limita fortemente il consumo di suolo vergine. Un insediamento del genere – conclude Veronesi – dovrebbe essere trattato a un livello che vada al di là delle singole amministrazioni comunali, perlomeno su un piano provinciale».
Anche Lorenzo Barbieri, sindaco di Marcignago, è abbastanza cauto: «Tutta l’area prevista per l’insediamento ricade nel Comune di Trivolzio; noi saremmo coinvolti solo per un breve tratto della bretella di collegamento con il casello autostradale, una strada che passerebbe sul nostro territorio. Al momento non vi sono attività amministrative, nessuna conferenza di servizi. Abbiamo solo fatto una chiacchierata, è ovvio che vogliamo capirne di più».
Secondo quanto si è potuto apprendere, in mancanza di documentazione, la Prologis, una multinazionale specializzata in questo tipo di interventi, realizzerebbe un capannone da 120 milioni di euro quasi interamente robotizzato. La forza lavoro impiegata - si dice - sarebbe minima rispetto ad altri insediamenti dello stesso tipo e la multinazionale si appoggerebbe a uno Studio tecnico locale.
Amazon sta investendo davvero molto denaro nel Nord Italia. A Castel San Giovanni, appena al di là con la provincia di Piacenza, dispone di un magazzino grande quanto 11 campi di calcio. Inoltre, entro il 2021, sta preparando l’apertura di due nuovi centri. Uno a Novara per la distribuzione e uno a Spilamberto (Modena) per lo smistamento. —
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