Messo all’asta il castello di Zerbo, “casa dei templari” della Bassa Pavese
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Il tribunale lo ha valutato 70mila euro, gara fissata al 24 marzo. Costruito nel Settecento, ospitò anche una discoteca
ZERBO. Va all’asta il castello di Zerbo, piccolo centro della profonda Bassa. Realizzato nel XVIII secolo, nasce sui resti di un maniero tipico di questa parte del Pavese e presenta caratteri architettonici settecenteschi.
Ora questo palazzo storico, di proprietà privata, che si trova in piazza XXV Aprile e che fino a poco tempo fa era occupato da un locale discoteca compare nell’elenco degli immobili in vendita, stilato dall’ufficio esecuzioni immobiliari del tribunale di Pavia per circa 69.095 euro. Possibile presentare l’offerta a partire da 51.821 euro. Questa la base d’asta per accaparrarsi l’immobile e due appezzamenti di terreno vicini al castello. Una superficie complessiva di circa mille metri quadrati.
Le unità immobiliari, si legge nell’avviso di vendita, si trovano all’interno di un più ampio fabbricato di valore storico, architettonico e monumentale, conosciuto come il “castello dei templari”.
E così si incrociano i dati, freddi, di una valutazione che guarda al valore di un bene che si trova ai margini del territorio provinciale, all’interno di un piccolo Comune che conta circa 400 abitanti, con i dati storici che ricordano il passato di un centro poco distante dal Po che forse ebbe origine da fortificazioni erette sulla riva sinistra del grande fiume ai tempi delle prime rivalità tra pavesi e piacentini.
Nel 1683, divenne feudo dei Ghislieri. Nel nome, Zerbo, che deriva dal lombardo “Zerb”, acerbo, ad indicare la “terra incolta”, la fotografia di un piccolo paese immerso nelle campagne, rimasto distante dagli appetiti cementificatori. È qui che si trova questo storico edificio messo all’asta.
La gara è fissata per il 24 marzo, alle 15, nello studio del professionista delegato dal tribunale, l’avvocato Luigi Mario Ferrari, che si trova a Pavia in corso Mazzini, al civico 1. Prevista una cauzione pari al 10% e un rialzo minimo di mille euro. Per procedere alla gara telematica si può consultare il sito www.spazioaste.it, mentre per visitare l’immobile è possibile contattare il custode giudiziario, il dottor Francesco Rocca.
«Questo bene architettonico rappresenta un valore per il territorio e potrebbe costituire un fattore di rilancio – sottolinea il consigliere comunale Federico Razzini -. Ma bisogna capire cosa si intende realizzarvi. Se uno spazio per start up oppure miniappartamenti o qualcos’altro ancora. Conoscere le finalità di chi è disposto a fare un investimento a Zerbo è importante per il nostro piccolo centro».
Il palazzo è disposto su quattro piani e presenta un impianto tipicamente a corte, aperto sulla facciata principale e circondato, negli altri lati, da aree verdi. L’immobile era stato pignorato e ormai da anni si trova in stato di abbandono, ma ancora si possono individuare quelle che un tempo erano quattro sale da ballo, la cucina, cinque bagni, un ufficio. L’intero edificio è soggetto a vincolo della Soprintendenza per i Beni architettonici e il Paesaggio. —
Stefania Prato