Vacanze e cene pagate con carte Asm condanna confermata per Luca Filippi
foto da Quotidiani locali
PAVIA. La Cassazione ha confermato la sentenza di condanna a 2 anni, 8 mesi e 20 giorni di reclusione per Luca Filippi, l’ex presidente di Asm Lavori, in relazione all’utilizzo delle carte di credito della società per fini personali. La decisione è arrivata ieri, al termine dell’udienza in cui gli ermellini hanno rigettato il ricorso della difesa. La pena ora dovrà essere cumulata all’altra condanna, a 3 anni e 9 mesi, sempre per peculato ma in relazione al buco da 1,8 milioni di euro dai conti di Asm. Dai calcoli, che non saranno però la semplice somma delle due pene, si saprà se Filippi dovrà scontare la pena in carcere (se supererà i 4 anni anni complessivi) oppure no. Si terrà conto, in ogni caso, del cosiddetto presofferto, cioè del periodo che Filippi junior, arrestato una prima volta nel 2015 e raggiunto da una seconda ordinanza di custodia cautelare nel 2016, ha già trascorso in cella.
I due procedimenti penali - per l’uso disinvolto delle carte di credito e per il buco in Asm - si sono intrecciati tra di loro anche se hanno riguardato due fatti distinti. Il caso delle carte di credito era esploso nel 2015, quando il magistrato Paolo Mazza avvia un’indagine sui conti di Asm. Emergono, dall’inchiesta, alcune anomalie relative all’utilizzo delle carte di credito per spese fatte tra il 2011 e il 2013 da Filippi jr, all’epoca presidente di Asm Lavori. Secondo la procura Filippi jr avrebbe usato quelle carte per pagarsi cene in alberghi di lusso e per vacanze sulla riviera ligure. E comunque per fini personali e non per la sua attività in Asm. Accusa che ha retto al vaglio del processo di primo grado per quasi tutti gli episodi, mentre in appello per alcune circostanze era arrivata l’assoluzione.
La condanna, alla fine, aveva riguardato spese per 8.970 euro, una cifra più bassa rispetto a quella contestata. Un altro episodio era invece risultato prescritto. Ieri in Cassazione è arrivata la conferma del verdetto per questo filone, mentre era stata già confermata dalla Cassazione la sentenza di condanna a 3 anni e 9 mesi per l’accusa di avere avuto un ruolo nella “fuoriuscita” di denaro pubblico dalle casse di Asm Pavia e Asm Lavori in direzione dei conti correnti dell’ex consulente contabile, Pietro Antoniazzi. Con Filippi, nel 2016, era finito in carcere anche Giampaolo Chirichelli, per il quale è atteso il processo di secondo grado, l’8 marzo, in cui la dofesa dovrà cercare di ribaltare la condanna di primo grado a otto anni di carcere. —